2014-09-20 20:18:00

Obama, non esiteremo ad agire contro l'Is. Liberati ostaggi turchi


Non esiteremo ad agire contro l’Is in Siria. Barack Obama nel suo discorso settimanale delinea la strategia che la Casa Bianca adotterà per combattere i miliziani jihadisti e dà poi le cifre dell’intervento in Iraq dallo scorso mese ad oggi: 170 raid aerei contro i terroristi. E intanto il cardinale Parolin chiede di fermare la barbarie. Francesca Sabatinelli

Andando avanti non esiteremo ad agire contro i terroristi in Iraq o in Siria. Obama rilancia le prossime azioni statunitensi e precisa: questa non è solo la guerra dell’America contro l’Is, ma del mondo. E poi elenca: alcun soldato americano sarà impegnato in un’altra guerra, gli Stati Uniti interverranno con la potenza aerea, addestrando e fornendo attrezzature ai partner sul terreno, saranno inoltre alla guida della coalizione allargata di Paesi che partecipano alla lotta. A Mosul, intanto, 49 ostaggi turchi sequestrati dall’Is cento giorni fa nell’ambasciata turca in Iraq, sono stati liberati la notte scorsa in circostanze ancora da chiarire,  Ankara nega che sia stato pagato il riscatto, si fa largo però l’ipotesi di una qualche forma accordo con i jihadisti.  Resta invece ancora sconosciuta la sorte degli ostaggi italiani rapiti in Siria, le due cooperanti Vanessa Marzullo e Greta Ramellie e il padre gesuita Paolo Dall’Oglio. Per loro oggi l’Unione delle comunità islamiche in Italia, Ucoii, ha lanciato un appello, in italiano e in arabo, l’ultimo da diffondere sui principali network arabi. Dalle colonne del quotidiano vaticano Osservatore Romano, il cardinale Segretario di Stato vaticano Pietro Parolin chiede che si lavori per fermare la barbarie e permettere ai cristiani perseguitati di poter tornare nelle loro case.

 

 

 








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