2014-09-21 20:05:00

Renzi sull'art. 18: "Consenso per il cambiare il Paese"


Riflettori puntati ancora sulla riforma dell’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori. Il premier Renzi ha lanciato un messaggio alla minoranza del Pd: ho preso il 40,8% dei voti alle europee per cambiare davvero il Paese. Giampiero Guadagni


Ottenuto il via libera in commissione, la legge delega che riforma il mercato del lavoro approderà martedì prossimo in aula al Senato. Ma i riflettori sono già accesi sulla direzione del Partito democratico di lunedì 29: un voto a maggioranza sancirà la linea sul jobs act. Sfida interna parte, toni aspri soprattutto sull’introduzione del contratto a tutele crescenti, che di fatto abolisce l’articolo 18 per i neo assunti.  Oggi il premier e segretario del Pd Renzi è tornato all’attacco: nel mio partito c’è chi pensa che dopo il 40,8% alle europee si possa continuare a non cambiare niente, ma io – sottolinea Renzi - ho preso questi voti per cambiare l’Italia davvero.  Immediata replica del presidente del Pd Cuperlo: basta con provocazioni e ultimatum, la delega sul lavoro è troppo vaga. La possibilità di reintegra deve rimanere, insiste l’ex segretario Bersani. Divisi anche i sindacati. La Cgil è sul piede di guerra, Cisl e Uil aprono al dialogo con l’Esecutivo. L’articolo 18 è un ostacolo agli investimenti, dice da parte sua il presidente di Confindustria Squinzi. E il ministro del Lavoro Poletti sintetizza: la legge delega non è un provvedimento blindato, ma se i tempi si dilatano il governo è pronto al decreto.
 

 

 

 








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