2014-09-23 11:54:00

Cei. Card. Bagnasco: Sinodo non è solo su divorziati risposati


Sarebbe fuorviante ridurre i lavori del Sinodo ai Sacramenti per i divorziati risposati. Nell’aprire i lavori del Consiglio episcopale permanente della Cei, il presidente, il cardinale Angelo Bagnasco, torna parlare di famiglia. Le modifiche apportate allo Statuto della Cei, per volontà del Papa, andranno in vigore alla fine dell’attuale mandato del Presidente. Alessandro Guarasci:

Non è pensabile trascurare la famiglia o indebolirla con forme somiglianti. La  famiglia è un soggetto pubblico. Il presidente della Cei, il cardinale Bagnasco, torna su un tema nodale per la Chiesa, ancor più a due settimane dal Sinodo, e mette alcuni punti fermi: “Sarebbe gravemente fuorviante ridurre i lavori del Sinodo – come sembra essere indotto dalla pubblica opinione – alla prassi sacramentale dei divorziati risposati”. Ma non solo:

“Non sarà solo la luce della fede a illuminare la riflessione e il dialogo, ma anche la ragione aperta”.

La Chiesa è preoccupata per la recessione che continua a colpire il Paese, con una disoccupazione che non accenna a calare. Serve un vero patto per uscire dalle secche:

"Chiediamo a tutti i responsabili della cosa pubblica, a coloro che hanno risorse finanziarie o capacità  imprenditoriali, di fare rete 'super partes' poiché la gente è stremata e non può attendere oltre".

Ma il porporato si sofferma anche sul martirio di tanti cristiani nei diversi teatri di guerra. “Come non pensare alla volontà di un genocidio?”. I pericoli sono tanti, si prenda il fanatismo terroristico che esercita seduzione anche “nel vecchio mondo”. Un ricordo anche per le tre suore uccise in Burundi. Attenzione, infine, al pensiero unico, al totalitarismo culturale, che ci vuole imporre di cosa si può parlare e cosa è proibito. Un atteggiamento che va combattuto con “il risveglio delle coscienze”.








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