2014-09-22 13:04:00

Il Papa al Centro Betania: il bene paga più del denaro, donarsi dà gioia


L’ultima tappa di Francesco nella sua intensa giornata in Albania è stata dedicata ai piccoli bisognosi, ospitati dal Centro di assistenza “Betania”, fondato nel 1999 da Antonietta Vitale, una laica cattolica italiana impegnata in opere caritative. Nel suo discorso, il Papa ha sottolineato che “il bene paga infinitamente più del denaro” e che il “segreto di un’esistenza riuscita” è “amare e donarsi per amore”. Il servizio di Alessandro Gisotti:

Sono stati gli ultimi ad essere visitati in Albania, ma i primi nel cuore di Papa Francesco. I bambini del Centro Betania portano ferite forse invisibili a uno sguardo superficiale, ma profonde: alcuni sono orfani, altri cresciuti in contesti familiari disagiati. Ad accomunarli è l’amore che hanno trovato in questa casa, segno visibile della carità cristiana. E’ l’amore del personale e dei volontari che, come ha detto il Papa, “portano luce e speranza in situazioni di grave disagio”:

“Questa fede che opera nella carità smuove le montagne dell’indifferenza, dell’incredulità e dell’apatia e apre i cuori e le mani a compiere il bene e a diffonderlo. Attraverso gesti umili e semplici di servizio ai piccoli, passa la Buona Notizia che Gesù è risorto e vive in mezzo a noi”.

Del resto, ha annotato Francesco, il Centro Betania “testimonia che è possibile una convivenza pacifica e fraterna tra persone appartenenti a differenti etnie e a diverse confessioni religiose”.  E questo perché “l’armonia, la gioia e la pace” diventano “occasione per una più profonda conoscenza e comprensione reciproca”. Ogni “comunità religiosa – ha proseguito – si esprime con l’amore e non con la violenza, non ci si vergogna della bontà!”. E ha sottolineato che “il bene è premio a sé stesso e ci avvicina a Dio, Sommo Bene”:

“Il bene paga infinitamente di più del denaro che invece delude, perché siamo stati creati per accogliere l’amore di Dio e donarlo a nostra volta, e non per misurare ogni cosa sulla base del denaro o del potere, che è il pericolo che ci uccide a tutti!”

Riprendendo le parole di un volontario, il Papa ha affermato che è bello sacrificarsi con “gioia per amore di Gesù e amore nostro”. Questo, ha constatato, può sembrare paradossale “a tanta parte del nostro mondo, che ha difficoltà a comprenderle e cerca affannosamente nelle ricchezze terrene, nel possesso e nel divertimento fine a sé stesso la chiave della propria esistenza, trovando invece alienazione e stordimento”:

“Il segreto di un’esistenza riuscita è invece amare e donarsi per amore. Allora, si trova la forza di ‘sacrificarsi con gioia’ e l’impegno più coinvolgente diventa fonte di una gioia più grande. Allora non fanno più paura scelte definitive di vita, ma appaiono nella loro vera luce, come un modo per realizzare pienamente la propria libertà”.








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