2014-09-22 13:05:00

Napolitano: scuola aiuta ad uscire dalla crisi. Ma i problemi restano


“Non c’è nulla di più importante che rendere migliore la nostra scuola,via privilegiata per uscire dalle secche della crisi” , così il presidente Napolitano, inaugurando al Quirinale il nuovo anno scolastico alla presenza di 3.000 studenti. "No ai conservatorismi" chiede il capo dello Stato, auspicando una grande partecipazione alla riforma voluta dal governo e l’adesione piena all’Unione europea. Ma le condizioni della scuola italiana sono per tanti versi precarie, dall’edilizia alle strutture per disabili.  Ai microfoni di Maria Gabriella LanzaAdriana Bizzarri, coordinatrice di Cittadinanza Attiva:

"La situazione delle scuole purtroppo è ancora molto grave. Siamo in uno stato di emergenza vera e propria. Il problema principale è sicuramente l’assenza di manutenzione e quindi il fatto che ci siano così tanti episodi di distacchi di intonaco, di crolli di solai, controsoffitti, parti di tetti, con tragedie sfiorate, ogni anno, è indice del cattivo stato delle scuole. Inoltre, manca la certificazione di agibilità statica: in particolare, se pensiamo che una scuola su tre è in zona a media elevata sismicità... O, ancora, il dato della presenza persistente di barriere architettoniche all’interno della scuola e la presenza dell’amianto... Questi sono fra i dati più gravi, ma poi ce ne sono molti altri che attengono alla qualità proprio degli arredi, la qualità dell’aria e così via, proprio all’interno delle aule. Sono problemi che persistono e sono piuttosto gravi". 

Ma nella scuola italiana non manca solo la sicurezza. Mgliaia di bambini e ragazzi disabili non possono andare a scuola perché non ci sono insegnanti di sostegno, come spiega Toni Nocchetti, presidente dell’associazione “Tuttiascuola”:

"La scuola italiana per i bambini disabili, per gli oltre 230 mila alunni disabili, non è ancora iniziata. E’ iniziata per qualcuno in maniera fortunosa, a singhiozzo: due ore al giorno, tre ore al giorno, nei casi più fortunati. Il Miur (Ministero dell'Istruzione, università e ricerca - ndr) dice che quest’anno ci saranno iscritti nelle scuole statali italiane circa 211 mila alunni disabili. Per questi esistono scarsi, al momento, 110 mila insegnanti. Una mamma che abita nella provincia di Como e che si trova con 10 ore di sostegno con un insegnante, 6 ore con un altro insegnante, scoperto per oltre 12 ore alla settimana, mi chiede cosa si pensi che faccia suo figlio in quelle ore in cui è solo".

Una situazione particolarmente difficile è quella della provincia di Napoli:

"I dati in nostro possesso ci fanno ritenere che oltre 2.500 siano i bambini di Napoli e provincia che non possono andare a scuola".

 








All the contents on this site are copyrighted ©.