2014-09-23 13:57:00

Card. Vegliò: no a equazione immigrato-criminale


Il messaggio di Papa Francesco per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato è stato illustrato nella Sala stampa della Santa Sede dal cardinale Antonio Maria Vegliò, presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, e da mons. Joseph Kalathiparambil, segretario del medesimo dicastero. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

Alle sfide poste dalle migrazioni si deve rispondere con la cultura dell’accoglienza e della solidarietà, come ricordato nel messaggio da Papa Francesco. Ma non di rado, ha osservato il cardinale Anonio Maria Vegliò, emergono altri atteggiamenti:

“C’è una tendenza a vedere l’immigrato con sospetto e un po’ con paura. E qui, spesso nasce l’equazione migrante uguale criminale. Cosa che assolutamente è falsa. Non possiamo accettare una cosa simile. Il Papa dice chiaramente che i migranti hanno un posto privilegiato nel cuore della Chies,a perché sono quelli che hanno più bisogno, perché sono quelli più vulnerabili”.

Bisogna dunque respingere l'equazione tra immigrati e criminali. Ma se i migranti sono delinquenti, ha aggiunto il porporato, devono essere espulsi. In ogni caso, ha spiegato il cardinale Vegliò, l'espulsione non può mai riguardare i rifugiati. E sulla situazione dei rifugiati si è poi soffermato mons. Joseph Kalathiparambil:

 “La sfida oggi è quella di non abituarci ai drammi umani vissuti dalle persone forzatamente dislocate e a non far prevalere l’indifferenza, 'la debolezza della nostra natura umana' a causa della quale spesso 'sentiamo la tentazione di essere cristiani mantenendo una prudente distanza dalle piaghe del Signore'. Ogni passo che facciamo gli uni verso gli altri ci insegna a scoprire il senso della parola solidarietà, a impegnarci per il bene comune e a diventare segno e strumento dell’unità di tutto il genere umano”.

Alla fine del 2014, per la prima volta dalla Seconda Guerra Mondiale, il numero di rifugiati, richiedenti asilo e sfollati, ha superato la soglia di 50 milioni di persone. Sono bambini, ha ricordato mons. Joseph Kalathiparambil, oltre il 50% dei rifugiati. Rispondendo infine alle domande dei giornalisti sul prossimo Sinodo sulla famiglia, il cardinale Vegliò ha affermato che bisogna evitare di ridurre tutto il dibattito al solo tema dell'ammissione, o meno, dei divorziati risposati all'Eucaristia. Riferendosi inoltre all’operazione "Mare Nostrum", condotta dall’Italia per soccorrere i migranti nel Mar Mediterraneo, e all’avvio del programma europeo "Frontex Plus", più rivolto al controllo dei confini, il porporato ha aggiunto:

“Io credo ci sarà, certamente, meno assistenza. L’Italia ha veramente dimostrato molta sensibilità, molta generosità con il programma 'Mare Nostrum'. Il programma consisteva nell’andare a prendere questi poveri migranti dappertutto: sono stati presi anche a pochi chilometri dai Paesi del Nord Africa. Non credo che 'Frontex Plus' farà questo”.








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