2014-09-23 13:32:00

Santa Sede: fermare proliferazione armi nucleari


Incoraggiare gli studi e le applicazioni medico-sanitarie e sociali in tema di energia atomica ma assicurare il disarmo di armamenti nucleari: questa la raccomandazione della Santa Sede all'Aiea, l'Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica. L’ha espressa mons. Antoine Camilleri, sottosegretario per le relazioni con gli Stati, alla 58.ma Conferenza generale dell’'organismo, in corso a Vienna.  Mons. Camilleri ha ricordato il contributo che diverse attività dell’Aiea assicurano in particolare per i Paesi in via di sviluppo, in tema di agricoltura, sicurezza alimentare, risorse idriche, lotta all’inquinamento. Per poi sottolineare il Programma Pact, Program of Action for Cancer Therapy, per la lotta ai tumori.

Ricordando che tutto ciò che contribuisce allo sviluppo della persona e dei popoli rientra negli auspici espressi da Papa Francesco nel suo messaggio per la pace 2014, mons. Camilleri si sofferma poi sulla spinosa questione degli armamenti. Chiede che sia ferma la determinazione a bloccare la proliferazione delle armi nucleari e che speciale enfasi sia posta nel cercare il disarmo a livello mondiale. A questo proposito la Santa Sede sostiene un’iniziativa precisa: la stabilizzazione di una “free zone” nella regione mediorientale, una zona libera da armamenti nucleari e di distruzione di massa.

Mons. Camilleri ricorda i 100 anni dalla Prima Guerra Mondiale che ricorrono quest’anno insieme con i 75 anni dalla Seconda Guerra mondiale. Per riportare la memoria di tutti alle tragiche conseguenze, visibili ancora oggi, dell’uso della bomba atomica nel 1945. Dunque, il plauso per l’iniziativa dell’Austria: ospitare nei prossimi mesi la terza Conferenza sull’impatto delle armi nucleari. Con il forte incoraggiamento agli Stati a sostenere e far entrare in vigore il Trattato che mette al bando i test nucleari. In generale la Santa Sede per tutte queste tematiche raccomanda una vincente collaborazione dell’Aiea con le altre Organizzazioni  delle Nazioni Unite come l'Organizzazione Mondiale della Sanità e la Fao.








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