2014-09-24 15:05:00

Amman, cattolici e ortodossi: già uniti nel martirio


Si è conclusa ad Amman, in Giordania, la XIII sessione plenaria della Commissione mista internazionale per il dialogo teologico tra la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa. La riunione, svoltasi dal 15 al 23 settembre nella capitale giordana su invito del Patriarca greco ortodosso di Gerusalemme, Sua Beatitudine Teofilos III, è stata dedicata ai cristiani perseguitati in Medio oriente e alla bozza di documento intitolato “Sinodalità e Primato”, che è stata redatta dal Comitato di Coordinamento della Commissione a Roma nel 2011 e a Parigi nel 2012. 

A causa delle molte questioni sollevate sul testo, la Commissione ha deciso di elaborare una nuova bozza che è stata poi discussa e rivista nei dettagli. La Commissione ha deciso che il testo sia sottoposto al prossimo Comitato di coordinamento per ulteriori miglioramenti, in vista della prossima sessione plenaria della Commissione mista.

Sabato 20 settembre, i membri cattolici hanno celebrato l'Eucaristia nella parrocchia di Nostra Signora di Nazareth presieduta dal cardinale Kurt Koch. Nella sua omelia, il porporato ha detto che "i cristiani sono già uniti in molti modi e soprattutto nel martirio dei nostri fratelli e sorelle appartenenti a diverse Chiese e Comunioni ecclesiali". Lunedì 22 settembre, il Principe giordano Ghazi ha portato il saluto del Re Abdullah al-Hussein e ha espresso il suo interesse personale per il progresso del dialogo, sottolineando che qualsiasi dialogo spirituale, intellettuale o teologico non può essere interrotto da una crisi.

I membri della Commissione hanno alzato la loro voce per esprimere profonda preoccupazione e solidarietà con i cristiani e membri di altre tradizioni religiose che in questa regione sono perseguitati, costretti a fuggire e uccisi. Hanno respinto con fermezza assoluta l'idea che tali crimini orribili possono essere giustificati in nome di Dio o della religione. Hanno pregato ardentemente per questi fratelli e sorelle, esprimendo profonda gratitudine a tutti coloro che sono impegnati nel portare sollievo a milioni di rifugiati e sfollati.

La Commissione implora la comunità internazionale perché adotti i mezzi più utili per intervenire e proteggere coloro che sono perseguitati e per assicurare la presenza costante e vitale del cristianesimo in Medio Oriente. Hanno inoltre rinnovato l'appello per la liberazione dei metropoliti di Aleppo, Mar Gregorios Yohanna Ibrahim e Boulos Yazigi, i sacerdoti e religiosi e tutti coloro che sono stati rapiti. Forte la preghiera a Dio perché abbrevi questi tempi difficili e porti la pace, la giustizia e la riconciliazione a tutta la regione. Per sottolineare questo senso di solidarietà con i popoli sofferenti della regione, sabato 20 settembre, i co-presidenti, accompagnati da altri membri della Commissione, hanno visitato un centro per rifugiati ad Amman, dove hanno vissuto in prima persona i bisogni urgenti dei rifugiati.

La riunione è stata caratterizzata da uno spirito di amicizia e collaborazione fiduciosa. La Commissione ha lavorato sotto la direzione dei suoi due co-presidenti, il cardinale Kurt Koch e il metropolita Giovanni di Pergamo, assistiti dai co-segretari, il metropolita Gennadios di Sassima (Patriarcato ecumenico) e mons. Andrea Palmieri (Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani).








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