2014-09-24 12:58:00

Card. Rai: cristiani e musulmani libanesi condividono stesso destino


“Per il bene della nazione, come Capi spirituali, il nostro dovere è proteggere i valori morali e spirituali e i principi costituzionali e nazionali fondamentali”. Così si è espresso il patriarca di Antiochia dei maroniti, Bechara Boutros Rai, dopo l'incontro avuto ieri con il nuovo Gran Mufti del Libano, Abdel Latif Derian, unanimemente riconosciuto come uomo di dialogo e di sguardo lungimirante.

In alcune dichiarazioni riportate dalla stampa locale, il primate della Chiesa maronita ha riproposto la collaborazione tra cristiani e musulmani sciiti e sunniti come fattore fondante dell'identità nazionale libanese e ricchezza per impedire che il Paese dei Cedri venga di nuovo contagiato dai conflitti settati che dilaniano il Medio Oriente. “A livello sociale - ha ripetuto il card. Rai -musulmani e cristiani in Libano rappresentano una famiglia, con uno stesso destino e una cultura comune”. Il patriarca ha anche sottolineato l'urgenza di favorire il decentramento amministrativo come strumento per contrastare la corruzione che infesta le istituzioni nazionali.

Intanto, nella giornata di ieri, il leader sciita Sayyed Hasan Nasrallah in un'intervista televisiva ha ribadito che il partito sciita Hezbollah è contario a ogni coinvolgimento, anche parziale, del Libano nella coalizione a guida Usa che ha iniziato i raid aerei in territorio siriano contro le postazioni dei jihadisti dello Stato Islamico (IS). “Gli Usa - ha detto tra l'altro Nasrallah - non sono moralmente qualificati per guidare una coalizione contro il terrorismo”. (R.P.)








All the contents on this site are copyrighted ©.