2014-09-27 11:40:00

Mons. Becciu: laici e cattolici insieme contro pedofilia


''Papa Francesco sta portando avanti un percorso di purificazione che nella Chiesa, a tutti i livelli, sta funzionando”: è quanto afferma mons. Angelo Becciu, sostituto della Segreteria di Stato, parlando della pedofilia in una intervista al Messaggero. “Le nostre strutture – ha detto il presule - sono state messe in sicurezza ma la rete dei pedofili è ramificata, potente a livello internazionale, gode di appoggi, molti e altolocati'', anche perché ''si sta diffondendo a macchia d'olio una cultura violenta e predatoria nei confronti dei bambini, una cultura che si insinua nelle pieghe della tv, della pubblicità''.

Mons. Becciu invita ad ''unire le forze, laici e cattolici, per combattere questo male. Senza pregiudizi. E' giunta l'ora di allargare il campo visivo, il problema è reale, diffuso nelle famiglie, ambienti educativi, sportivi. Dobbiamo chiederci se l’attenzione è adeguata. Le leggi che i Parlamenti producono sono adeguate?''.

''Nell'ultimo anno – sottolinea - la Congregazione per la Dottrina della Fede ha trattato circa 600 casi di accuse, si deve considerare che in buona parte risalgono a decenni precedenti''. E aggiunge:  ''La tolleranza zero contenuta nelle nuove leggi canoniche e nelle disposizioni interne messe a punto in questi ultimi dieci anni hanno portato all'espulsione di centinaia di sacerdoti e religiosi indegni. Le nostre corti sono molto più severe di altre esterne''.

''La lotta contro la pedofilia e lo sfruttamento dei bambini – afferma ancora mons. Becciu - è un capitolo complesso, che richiede lo sforzo congiunto di tutte le istanze della società: il Parlamento, il servizio pubblico televisivo, la scuola, gli ambienti sportivi. E poi a livello europeo, Strasburgo, Bruxelles. Posso dire con certezza che oggi nei seminari l’attenzione è molto alta, solo persone umanamente solide e spiritualmente profonde vengono ammesse. E’ così anche in altri settori solitamente a contatto con l’infanzia?''. Quindi conclude: “Nel tritacarne mediatico è finita ancora la Chiesa, dopo l’arresto di un vescovo che pagherà per quello che ha fatto. Ma siamo sicuri che a mettere nel tritacarne mediatico sempre e solo la Chiesa non si faccia il gioco di chi la vuole distruggere o indebolire? Unica voce ancora in grado di farsi sentire a livello globale per difendere i più deboli in Africa, in America Latina, in Asia?”.








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