2014-09-28 13:39:00

Siria, raid contro 3 raffinerie. Al Nusra si unisce all'Is


Proseguono i raid aerei della coalizione internazionale contro le postazioni dello Stato islamico (Is) in Iraq e Siria. Intanto, mentre la Russia accusa la Casa Bianca, i jihadisti incassano il sostegno di al Nusra, il braccio di al Qaeda che fronteggia il regime di Bashar al Assad. Il servizio è di Eugenio Bonanata:

Colpiremo i membri della coalizione internazionale a guida statunitense ovunque nel mondo, perché hanno dichiarato guerra all’Islam. Così al Nusra rompe gli indugi e annuncia il suo sostegno agli ex rivali dell’Is. E lo fa attraverso un messaggio audio in cui il portavoce del movimento spiega che la guerra durerà decenni. Una mossa che arriva dopo l’appoggio di al Qaeda nel Maghreb islamico e di al Qaeda nella penisola araba e che sancisce la saldatura dell’universo qaedista attorno al sedicente califfato di Al Baghdadi. Intanto, contro la Casa Bianca si scaglia il ministro degli Esteri russo Lavrov che accusa gli Stati Uniti di uso unilaterale della forza in difesa dei propri interessi in diversi contesti internazionali. E se il presidente Obama torna a rivendicare la leadership mondiale contro il terrorismo islamico, l’Iran ribadisce che attaccherà in Iraq solo se gli estremisti si avvicineranno ai propri confini. A lanciare l’ipotesi di un’operazione di terra è la Turchia che in questo caso potrebbe valutare il suo ingresso nella coalizione. Adesso, però, da Raqqa a Erbil, si continua a colpire solo per via aerea. In territorio siriano, tra gli obiettivi di questi giorni, almeno 3 raffinerie petrolifere usate dall’Is nei pressi del confine turco. Ed è stata confermata l’uccisione di un importante leader di un gruppo terroristico legato ad al Nusra. A Mosul, infine, a perdere la vita almeno una sessantina di ribelli islamici.








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