Il giorno in cui la Chiesa celebra la memoria di San Francesco, in Terra Santa gli ebrei festeggeranno lo Yom Kippur (Grande Perdono, il 10 del mese di Tishri), e i musulmani l’Aïd el Adha (Festa del Sacrificio, che cade il 9 del mese di Dhou al-hijja, secondo l’Egira). Una coincidenza eccezionale verificatasi già nel 1976 e nel 1995.
Quando gli ebrei inizieranno la preghiera con un giorno di penitenza e di espiazione, si legge sul portale della Custodia di Terra Santa www.custodia.org, i musulmani commemoreranno il sacrificio di Ismaele. Lo Yom Kippur è il giorno festivo dell’anno più rispettato dalla popolazione ebraica israeliana (durante il quale l’uso di ogni veicolo motorizzato è formalmente vietato, tranne per necessità di vitale importanza), i musulmani invece per celebrare la loro festa hanno l’abitudine di recarsi in pellegrinaggio alla Spianata delle Moschee. Un’usanza che dovrà tener conto, non soltanto dei posti di blocco tra Israele e i Territori palestinesi, ma anche della chiusura delle strade limitrofe ai quartieri arabi e quelli ebraici della Città Santa.
Nel giorno della festa di San Francesco, la Custodia invita i cristiani a pregare per la pace e per consentire ai fedeli di celebrare le festività francescane, ha previsto il Transito, cioè la commemorazione della morte del santo, il 3 ottobre, alle 17.30, durante i primi vespri. La Messa festiva, invece, sarà celebrata domenica, il 5 ottobre, alle 10.30, nella chiesa di San Salvatore a Gerusalemme. (T.C.)
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