2014-10-01 20:08:00

Jobs Act all'esame del Senato. Tensioni su art. 18


Al via oggi in aula al Senato la discussione generale sulla riforma del lavoro, il cosiddetto Jobs act. Ma la tensione politica resta alta, in particolare sul delicato nodo dell’articolo 18.E potrebbe slittare di un giorno l'inizio delle votazioni previste la prossima settimana. Resta ottimista comunque il premier Renzi. Giampiero Guadagni:

La riforma è questione di giorni, afferma il premier Renzi che vuole incassare il sì del Senato entro l'8 ottobre, giorno in cui a Milano è in programma il vertice europeo sul lavoro. Il premier si dice convinto che non ci saranno franchi tiratori nella maggioranza. Ma nonostante la netta vittoria ottenuta lunedì alla Direzione del Pd, con l’80% di sì al Jobs Act, Renzi non può ancora sentirsi al sicuro. La minoranza del suo partito infatti non intende ritirare i propri emendamenti. Anche se apprezza le ultime aperture del segretario sull'articolo 18,  con il previsto reintegro in caso di licenziamenti disciplinari oltre che per quelli discriminatori. Un passo avanti dunque per la sinistra Pd. Ma un passo indietro per gli alleati del Nuovo Centrodestra e per l'opposizione di Forza Italia. Fa sapere Brunetta: “Voteremo contro se Renzi, per tenere insieme il suo partito, farà marcia indietro sul superamento dell'articolo 18”. Insomma il dibattito in aula si annuncia teso. Se i tempi si allungheranno, il governo potrebbe trasformare la legge delega in decreto. E non è escluso che l'approvazione passi attraverso un voto di fiducia.








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