2014-10-02 15:51:00

Sinodo. Udali, AFI : il valore laico della famiglia. L'assenza della politica


La società di oggi vorrebbe costruirsi a misura di individuo, senza considerarne l'appartenenza ad un nucleo familiare. L'identità di ognuno di noi, invece, deriva dall'ambiente familiare in cui vive. Organizzare una società ignorando questa realtà significa non costruirla a misura d'uomo. "L'Associazione delle Famiglie nasce dal desiderio di promuovere una più efficace presenza sociale e politica della famiglia, attingendo ai valori propri della Costituzione Italiana e della Carta dei Diritti della Famiglia. "La Repubblica Italiana riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio". (Art. 29 - Costituzione Italiana)

"La famiglia fondata sul matrimonio tra uomo e donna, afferma Daniele Udali, presidente AFI, Associazione delle Famiglie - Confederazione italiana in vista del Sinodo della Famiglia, ha un valore laico e sociale. Penso che questo impegno pubblico che un uomo e una donna si prendono nel fare una famiglia, attraverso l'istituto del matrimonio, sia la modalità con la quale le famiglie sono chiamate a partecipare alla costruzione della società". "Sposarsi è un fatto pubblico. Chi lo fa deve essere cosciente come la famiglia svolga ruoli e funzioni sociali all'interno della società: mette al mondo nuovi cittadini, prosegue il presidente AFI, Udali, li educa, li introduce alla vita sociale attraverso i valori propri della famiglia, come quello della gratuità, reciprocità, solidarietà, sussidiarietà. Tutti valori descritti nel nostro Ordinamento e che servono a costruire la società civile". In padri costituente "hanno definito molto bene cosa è la famiglia, unico istituto sociale definito nella Costituzione italiana, ma poi le norme e le leggi che sono seguite negli anni sono state poche e mal applicate". "Oggi, prosegue Udali, la famiglia con figli che fa crescere il futuro della società fa fatica ad arrivare alla fine del mese. E non a caso le famiglie si difendono mettendo al mondo meno figli." "La politica non capisce la famiglia. La politica, come risposta, apre con il Ministro Lorenzin un tavolo sull'infertilità perchè gli italiani non avrebbero sufficienti informazioni sulle malattie che interessano la fertilità. Ecco, questa è la prova del distacco tra la politica ed il mondo reale: trattare, cioè, un problema come quello della demografia da un punto di vista sanitario". "Il problema, conclude Udali, è invece culturale. Fare figli non è più di moda ma c'è poi un problema di sostegno alle famiglie che vogliono fare figli. Serve una riforma fiscale che riconosca il costo sostenuto per fare e crescere figli, come, del resto, in altri Paesi europei, come Francia e Germania, già esiste". 








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