2014-10-03 12:44:00

Irlanda, vescovi: impegno condiviso per la pace nell'Ulster


È necessario che il governo irlandese e quello britannico condividano “l’impegno al bene comune” per raggiungere “un futuro stabile e riconciliato” in Irlanda del Nord. Lo scrive la Conferenza episcopale di Dublino, in una nota diffusa ieri, nel corso della Plenaria d’autunno in programma a Maynooth. Nel documento, in particolare, i presuli esprimono apprezzamento per l’annuncio di un nuovo round di negoziati tra gli esecutivi di Londra e Dublino sulla questione dell’Irlanda del Nord. Incoraggiando le parti in causa, i vescovi esortano tutti gli esponenti a “guardare al di là degli interessi personali o di partito” e a “preservare le speranze delle generazioni presenti e future per un avvenire più prospero e pacifico”. La Conferenza episcopale, quindi, auspica che “i politici possano guardare ai negoziati come a un’opportunità per costruire la fiducia nell’efficacia della politica e nella capacità dei rappresentanti istituzionali di guidare il Paese verso un futuro migliore per tutti”. Essenziale, perciò, “la collaborazione”, già sperimentata in passato, tra “la comunità, la sfera civile e quella religiosa”, che va “riattivata alla ricerca di soluzioni per le difficoltà presenti e future”. Ispirandosi, poi, “all’imperativo cristiano di dare priorità alle necessità dei più vulnerabili”, i vescovi irlandesi lanciano “uno speciale appello di governi di Irlanda e Gran Bretagna affinché riconoscano la storia e le circostanze particolari dell’Irlanda del Nord e facciano tutto il possibile per aiutare i politici locali ad avviare un’economia più equilibrata e prospera”, così che si possano affrontare “gli alti livelli di povertà infantile e le esigenze legate al welfare ed alla sanità”. Infine, i vescovi irlandesi esortano l’Unione Europea e gli altri Paesi a “continuare a investire risorse sufficienti nella transizione verso un futuro sostenibile nell’Irlanda del Nord”. (I.P.)








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