2014-10-08 18:35:00

A Milano vertice europeo sull’occupazione


Giornata caldissima sul fronte lavoro. A Milano vertice europeo sull’occupazione, nell’ambito del semestre di presidenza italiana dell’Unione. Solo con le riforme l'Italia è credibile, ha sottolineato il premier Renzi. E stasera, in un clima di grandissima tensione, l’aula del Senato ha votato la fiducia posta dal Governo sul cosiddetto Jobs act. Servizio di Giampiero Guadagni:

L’annuncio del voto di fiducia sul maxiemendamento alla legge delega sul lavoro è stata accolto da urla di proteste dei senatori del Movimento 5 Stelle, già protagonisti in mattinata della bagarre in aula alla presentazione del provvedimento. Sì alla fiducia, con molte riserve, dalla  minoranza del Pd. Soddisfatto il Nuovo centrodestra, critiche dall’opposizione di Forza Italia che parla di riforma depotenziata. Il punto principale di scontro resta l'articolo 18. Precisa il ministro Poletti: sarà prevista la possibilità del reintegro per i licenziamenti discriminatori e per quelli ingiustificati di natura disciplinare particolarmente gravi. Tra le altre principali novità del jobs act: contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti per i nuovi assunti; riduzione  delle tipologie contrattuali, con abolizione di quelle più precarie; riordino della cassa integrazione; sperimentazione del salario minimo.

L’accelerazione sulla riforma del lavoro è stata voluta da Renzi anche per dare un segnale all’Europa nel giorno in cui a Milano il premier italiano ha aperto il vertice Ue sull’occupazione. Senza crescita non c'è lavoro, ha sottolineato Renzi che ha incassato l’apprezzamento di molti leader europei, a partire dal cancelliere tedesco  Angela Merkel. E il presidente uscente della Commissione Barroso ha definito il Jobs act una riforma importante che può avere grande impatto sulla competitività dell'economia italiana. 








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