Il nuovo segretario della Cisl Anna Maria Furlan rilancia il dialogo sulla riforma del mercato del lavoro e chiede una maggiore politica fiscale per le famiglie. Furlan è stata eletta questa mattina a Roma dal consiglio generale del sindacato dopo le recenti dimissioni di Raffaele Bonanni. Alessandro Guarasci
E’ la prima donna a guidare la Cisl. Anna Maria Furlan ha parlato dei tanti nodi che frenano la ripresa italiana: dunque vanno abbassate le tasse per famiglie, imprese e pensionati, per alzarle a chi ha grandi patrimoni. Il bonus degli 80 euro è importante ma non basta. Il dinamismo del governo è stato insufficiente di fronte alla crisi. Poi Furlan ha messo in guardia Renzi da spinte populiste, ma ha riconosciuto al premier, nell’aver convocato ieri i sindacati a palazzo Chigi, di aver aperto al sindacato il confronto sull’articolo 18
"Aprire immediatamente il confronto con il sindacato. Quindi, i vari temi del Jobs act saranno, nei decreti delegati e nei decreti attuativi, momento di incontro e di confronto con le confederazioni sindacali"
Per Furlan quindi la Cgil ha sbagliato nel respingere le aperture del governo e sbaglia ancora di più Landini della Fiom che ha minacciato di occupare le fabbriche contro il Jobs Act
"Occupare le fabbriche oggi, con tre milioni di disoccupati, e la produzione industriale in caduta libera, credo sia l’ultima cosa che un sindacalista debba immaginare di fare",
Furlan ha quindi ribadito il carattere laico della Cisl, un sindacato che però - ha affermato - si muove nel solco della Dottrina Sociale della Chiesa
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