2014-10-09 15:56:00

Società: la crisi economica coincide con la crisi della famiglia


 

Famiglia e società sono ben più saldamente intrecciate di quanto si possa pensare. Per Roberto Volpi, statistico, scrittore, esperto nel coniugare i dati della ricerca scientifica con i comportamenti sociali - autore del libro "La nostra società ha ancora bisogno della famiglia? Il caso Italia", edito da Vita e Pensiero (Università Cattolica di MIlano) -  vale la pena riflettere sul fatto "se le società occidentali terranno, continuando lo scivolamento della famiglia verso forme di famiglia a sempre più bassa responsabilità di coppia ed individuale. E se i tassi di fecondità e di nascita rimarranno drammaticamente lontani dalla soglia di sostituzione delle generazioni". 

"La famiglia tradizionale, fondata sul matrimonio tra uomo e donna ed aperta ai figli, ha svolto un ruolo fondamentale nel risollevare l'Italia uscita dalla Seconda Guerra Mondiale. Poi la sua traettoria vitale ha perso consistenza, fino ad oggi, con la famiglia caratterizzata dalla perdita di prestigio che si misura in numeri di matrimoni e di figli mai così bassi nella storia italiana e occidentale". La "polverizzazione" della famiglia in forme sempre più "provvisorie" è "culturale" e trova la "sua origine nella transizione in atto in Occidente da una società i cui assetti economici e produttivi necessitavano di una forte famiglia di tipo tradizionale in una società che cerca invece nell'individuo la sua forma base", che rivendica i vantaggi e talvolta la superiorità della sua condizione. 








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