2014-10-13 12:19:00

La Banca Popolare Etica apre nuova filiale in Spagna


In questi giorni è stata aperta a Bilbao, in Spagna, la prima filiale europea della Banca Popolare Etica con il nome di “Fiare Banca Etica”. Una iniziativa resa possibile grazie alla collaborazione decennale con la Fiare, Fondazione per il risparmio e il credito responsabile in Spagna. L’obiettivo è quello di ampliare il concetto di finanza etica, al servizio di una nuova economia più “responsabile”, rispettosa dell'uomo e dell'ambiente. Martina Boccalini ne ha parlato con il presidente di Banca Etica Ugo Biggeri:

R. - La finanza etica è un’attitudine a farsi domande su dove finiscono i nostri soldi, su come la finanza li usa. E’ una modalità di fare finanza che si sta diffondendo sempre di più nel mondo e vede un ruolo centrale da parte dei risparmiatori e da parte delle istituzioni di finanza etica nell’essere trasparenti negli impieghi che fanno del denaro, nel dichiarare in quali settori vogliono operare.

D. – "Fiare Banca Etica" è diventato un istituto di credito europeo che ha un’esperienza bancaria diversa. Quali sono i suoi principi e i suoi servizi e perché si è cercato di creare un’esperienza economica differente dalle altre?

R. – La Banca etica è una banca a tutti gli effetti, quindi ha i servizi di cui le persone hanno bisogno, però con alcune caratteristiche assolutamente originali. Una è quella appunto della totale trasparenza sugli impieghi: in un certo senso, mettere il risparmio delle persone al servizio dell’economia reale e in particolare di progetti che hanno utilità sociale e ambientale. L’altro aspetto è che è una cooperativa in cui il ruolo dei soci è molto importante, è mantenuto vivo costantemente: il processo di apertura della Banca in Spagna nasce proprio da un coinvolgimento di cittadini che volevano un istituto bancario diverso. Ovviamente noi abbiamo la nostra definizione. Se ne parla in varie modalità. A volte, addirittura, si parla di finanza etica come semplicemente la finanza che rispetta le regole. Il problema è che la finanza etica tocca un punto fondamentale, cioè per quanto riguarda il vincolo del profitto, che è un vincolo assolutamente salutare e inevitabile per qualunque esperienza  economica: la finanza etica in questo porta un’esperienza nuova.

D.  – Voi, tra l'altro, siete attenti alle persone che più in difficoltà. Anche attraverso il microcredito. Ce ne può parlare?

R.-  Il microcredito è una parte di quello che riguarda il tema della finanza etica. E’ una risposta che con strumenti finanziari si può dare a persone in difficoltà. Essendo una risposta finanziaria risponde soltanto ad alcuni tipi di bisogno, quindi non può risolvere tutti i problemi di difficoltà economica delle persone. La cosa interessante del microcredito è che se costruito bene, grazie a sane relazioni con queste persone, diventa una garanzia relazionale che fa sì che il credito torni indietro.

D. – Quali sono gli obiettivi previsti nel lungo termine dalla Banca popolare etica e dalla Fondazione per il risparmio del credito responsabile in Spagna?

R. -  L’obiettivo è quello sicuramente di crescere come numeri perché ancora siamo una realtà che ha ampio margine per crescere. Poi, dimostrare come questa banca dia attenzione ai bisogni reali delle persone e soprattutto a imprese che operino con forti criteri di responsabilità sociale e ambientale. Però l’obiettivo non può essere soltanto quello di crescere ma anche riuscire a stimolare un dibattito all’interno del mondo della finanza, del mondo del credito, perché riteniamo ci siano tante altre banche che avrebbero una potenzialità di esplicitare meglio quello che fanno nei territori locali. Oggi abbiamo un sistema finanziario mondiale che, per numeri, volumi, che sono svariate volte il prodotto interno lordo mondiale, distolgono le risorse dall’economia reale. Non è un problema di poco conto. Fare finta che tutta la finanza sia uguale, che quella che investe nei derivati o negli hedge found sia la stessa cosa di quella che investe in una cooperativa sociale, questo è uno dei grossi problemi che abbiamo oggi.








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