2014-10-15 08:08:00

Londra, sì a Stato Palestina. Twal: buon esempio per altri


La decisione della Camera dei Comuni del Regno Unito di riconoscere lo Stato della Palestina è un buon esempio per “gli altri Stati”. A sottolinearlo il Patriarca latino di Gerusalemme Fouad Twal, a margine della presentazione, in Senato, del libro-intervista “Gerusalemme capitale dell’umanità”. Ascoltiamo il patriarca al microfono di Elvira Ragosta:

R. – E’ un popolo come tutti gli altri, che ha il diritto di vivere in pace, di avere una patria, di avere una capitale, di avere un passaporto, di avere francobolli, una moneta…Non chiedono alcun privilegio.

D. – Secondo lei, questa votazione da parte della Camera Bassa inglese può dare nuovo impulso alla trattativa?

R. – Hai ragione. Può essere un buon esempio per altri Stati che esitano ancora. Dobbiamo avere il coraggio di dire le cose come stanno, senza complessi, senza paura, e tutto andrà bene.

D. - Cosa dire dei finanziamenti stanziati per la ricostruzione di Gaza dalla Conferenza del Cairo?

R. – Questa è la follia del mondo. Invece di distruggere tutto un Paese, di uccidere, di umiliare e poi ricostruire con 5 miliardi, potevamo risparmiarceli questi 5 miliardi e non fare la guerra e vivere in pace.

D. -  Vittime della guerra sono stati soprattutto i bambini ...

R. – Ci sono tante ferite nel cuore dell’uomo… Non credo che i soldi possano fare qualcosa! Questo tocca a noi: col tempo, con l’educazione, con pazienza, con amore, con preghiera poter ricostruire l’uomo e fare dell’uomo un uomo di pace, di fratellanza e di cooperazione e non di guerra e di violenza.

D. - A Gerusalemme poi sono tante le difficoltà che le famiglie vivono…

R. – Ci sono tanti giovani che non hanno neanche la grazia di sposarsi, di fondare una famiglia, perché non c’è la casa, non ci sono i soldi e non c’è lavoro. Abbiamo piccoli villaggi palestinesi dove tanti giovani non riescono ad avere questa gioia e questa grazia.

Il libro “Gerusalemme capitale dell’umanità”, presentato in Senato è un dialogo tra il patriarca Twal e il giornalista Nicola Scopelliti. Il racconto del giovane giordano di famiglia beduina che diventa sacerdote, poi diplomatico presso la Santa Sede, primo vescovo arabo di Tunisi e oggi patriarca dei latini a Gerusalemme. Gerusalemme: una città particolare, ricorda il patriarca Twal nel libro, piena di contraddizioni, che unisce tutti i credenti e nello stesso tempo li divide. Un racconto, che si dipana in tante storie e si sofferma sulla vita dei cristiani in Terra Santa, dove la cultura, il dialogo e la tolleranza, scrive il patriarca, sono i pilastri per la pace in Medio Oriente.








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