2014-10-17 12:16:00

Asia Bibi: parroco Lahore, “non è detta l’ultima parola”


“Bisogna continuare a pregare e sperare per Asia Bibi. Non è detta l’ultima parola” per la donna pakistana condannata a morte per blasfemia, dopo che l’Alta Corte di Lahore ha confermato in appello la sentenza di condanna. Lo dice all’agenzia Fides padre Yousaf Emmanuel, direttore della Commissione nazionale giustizia e pace dei vescovi pakistani e parroco a Lahore. “La conferma della condanna - prosegue - è una brutta notizia per tutti noi. Gli avvocati hanno fatto del loro meglio e tutta la comunità cristiana attendeva con fiducia. Domenica pregheremo nelle nostre chiese per la vita di questa donna innocente”. Il sacerdote assicura comunque che “la speranza vive: ci sarà un ricorso alla Corte suprema”, ricordando i casi in cui la Corte ha ribaltato le sentenze emesse nei gradi precedenti di giudizio, come ad esempio il caso “di Ayub Masih, un cristiano anch’egli condannato a morte per blasfemia e salvato proprio grazie al verdetto assolutorio della Corte suprema”. Padre Emmanuel riafferma la vicinanza, la solidarietà e la preghiera della Chiesa cattolica pakistana “ad Asia, alla sua famiglia e a tutti coloro che soffrono per un’ingiustizia e sono in carcere da innocenti: sono immagine del Cristo sofferente”. Su eventuali cambiamenti alla legge sulla blasfemia, il religioso nota infine che “non sembrano all’ordine del giorno nell’agenda politica. Islamabad è tuttora agitata da turbolenze e proteste di piazza, il governo e il parlamento sono presi da altre faccende”. (G.A.)








All the contents on this site are copyrighted ©.