2014-10-20 19:00:00

Renzi: no alle espulsioni ma non siamo un partito di anarchici



Consegnata questa mattina al Quirinale prima dell’approdo in Parlamento, la legge di Stabilità continua a tenere banco dopo l’annuncio di Renzi dell’estensione dal 2015 del bonus di 80 euro alle neomamme. Il premier e segretario del Pd ha aperto oggi la direzione del Partito democratico insistendo sulla necessità delle riforme. Servizio di Giampiero Guadagni

La prospettiva resta quella di legislatura. Il Governo vuole arrivare al 2018 e per questo procederà sulla strada delle riforme. Il premier Renzi parla alla direzione del suo partito, il Pd, e invia un messaggio chiaro alla minoranza. In un partito al 41% il dissenso è giusto ma non possiamo diventare un club di anarchici, afferma Renzi. Che parla di riforma elettorale: ne serve una che renda chiaro chi è il vincitore, cosa possibile, dice Renzi, solo con il ballottaggio. Poi un passaggio sul Jobs act: deve partire a gennaio, nella legge di stabilità ci sono le risorse necessarie. Contro il provvedimento manifesterà sabato prossimo la Cgil che contesta le previsioni del ministro Padioan per il quale possono prodursi 800 mila posti di lavoro. E a proposito di legge di stabilità: fa discutere l’annuncio di ieri del premier dell’estensione dal prossimo anno del bonus di 80 euro alle neomamme per i primi tre anni, garantito per i redditi fino a 90 mila euro. Apprezzano Nuovo Centrodestra e Udc, giudizi diversi nel Pd, scettici sulla copertura Forza Italia e Lega, mentre la sinistra di Sel propone di concentrare le risorse sugli asili nido. Scontro politico in vista anche su un altro annuncio di Renzi: un disegno di legge del governo per concedere la  cittadinanza ai bambini che nascono in Italia da genitori immigrati, a patto che concludano un ciclo scolastico.
 








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