2014-10-21 14:22:00

No ad un Medio Oriente senza cristiani


"Questa situazione ingiusta richiede, oltre alla nostra costante preghiera, un’adeguata risposta anche da parte della Comunità Internazionale". Nel discorso di apertura al Concistoro ordinario sul Medio Oriente del 20 ottobre, Papa Francesco ha ribadito il suo sostegno e l'attenzione della Chiesa universale ad un una delle aree più tormentate del pianeta. A seguire, l'intervento del Segretario di Stato vaticano card. Pietro Parolin che, oltre a spiegare come non sia possibile affidare la risoluzione del problema alla sola risposta militare, ha invitato a "prestare attenzione alle fonti che sostengono le attività terroristiche dell'Isis". 

"Penso" - dichiara ai nostri microfoni Alberto Bobbio, caporedattore di Famiglia Cristiana - "che sia necessario rivedere e ragionare in modo nuovo su questa crisi. Parolin" - aggiunge Bobbio - "è l'unico a mettere in evidenza la necessità di un coinvolgimento degli attori principali, primo fra tutti, l'Iran".

"Ma a morire" - ricorda Giorgio Bernardelli di Mondo e Missione - "non sono solo i cristiani. Migliaia sono i musulmani determinati a far sentire la loro voce contro l'estremismo e che, proprio per questo, vengono massacrati".








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