2014-10-22 17:33:00

Pellegrinaggi: l'Alta Velocità mette a rischio i treni Unitalsi per Lourdes


In Europa le società ferroviarie investono sul Trasporto ad Alta Velocità e dismettono i "vecchi" treni per portare i malati gravi in pellegrinaggio a Lourdes. In Germania, non partono più treni per il Santuario mariano e la stessa Francia riduce i treni. Trenitalia, garantisce invece il servizio e chiede garanzie alla francese SNCF, dopo il blocco di un treno di pellegrini dell'Unitalsi a Ventimiglia, per la mancanza di un locomotore francese, giorni fa. 

"Da oltre un secolo, afferma Salvatore Pagliuca, presidente nazionale Unitalsi, utilizziamo il treno per portare i pellegrini a Lourdes. Oggi, la scelta dell'Alta Velocità, legittima da parte delle ferrovie europee, sembra porre seri problemi". "Il pellegrinaggio non è solo il trasporto delle persone, ma un insieme di ritmi e riti che un treno veloce non potrebbe garantire, compresa la privacy del malato. Malati gravi, disabili e infermi, che, in alternativa, non potrebbero viaggiare nè con autobus nè con aerei". Il problema è che in Europa, eccetto Trenitalia, con una flotta di circa 100 vetture dislocate tra Reggio Calabria e Torino attive grazie ad una regolare revisione per la sicurezza, nessuno vuole più investire in treni veloci per pellegrini barellati e malati gravi. "In Italia, spiega Maurizio Del Santoro, responsabile Trenitalia per l'area internazionale e charter, c'è la forte volontà di andare avanti. Con i colleghi francesi è aperto un confronto: giorni fa un treno dell'Unitalsi con barellati a bordo, è rimasto fermo tutta la notte al confine di Ventimiglia. I francesi stanno lavorando sulla loro rete e faticano a dare tracce orarie più idonee. Stiamo negoziando in modo molto determinato per ottenere garanzie". Tuttavia il futuro dei treni per Lourdes è destinato a cambiare, con investimenti che saranno necessari di pari passo con l'evoluzione europea dell'Alta velocità. Per questo, le realtà italiane ed europee impegnate nell'organizzazione dei pellegrinaggi, riflettono sulla possibilità di contribuire economicamente al mantenimento della flotta ferroviaria adatta a continuare una storia, che in Italia, unisce il pellegrino al treno da ormai un secolo. 

 








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