2014-10-23 10:10:00

Tossicodipendenti, misure alternative alla detenzione


Si stanno svolgendo, a Villa Maraini a Roma, le due giornate dedicate a "Project Alternative", il progetto volto a promuovere l'uso di misure alternative alla detenzione per tossicodipendenti. Si tratta di un lavoro durato mesi che ha visto impegnati esperti di Francia, Portogallo, Repubblica Ceca e Italia (con il Gruppo Abele e Villa Maraini). Purtroppo, sono ancora pochi i detenuti tossicodipendenti che usufruiscono delle misure alternative (affidamento in prova ai servizi sociali, arresti domiciliari in Comunità). Le cause principali sono da addurre alle lungaggini nelle procedure amministrative e al poco coordinamento tra carceri, Ser.T, magistratura e comunità di recupero.

Molto atteso e seguito l'intervento di Don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele e presidente di Libera, che spiega cosa ancora frena l'interesse verso le esigenze dei detenuti tossicodipendenti: "Diffidenza, sfiducia da parte di molti, tanta burocrazia, a volte non conoscenza del problema. Il tema delle dipendenze, la storia dei nostri ragazzi, oggi più che mai, la strada è diventata in salita. Solo il 'noi', mettendo insieme forza, energie, valorizzando le varie esperienze, non perdendo la memoria, riuscendo a costruire, la lettura dell'oggi che guarda avanti....ma c'è anche una corresponsabilità del pubblico, del privato, le associazioni, i movimenti, gli enti pubblici...o insieme accettiamo questo o...in questo momento chi va a nozze, chi è contento, a chi gli va bene tutto questo sono proprio le mafie. Hanno un zoccolo, e non è l'unico, che è quello delle sostanze stupefacenti. E non dobbiamo dimenticarci che nel mondo l'unico mercato che in 50 anni non ha avuto mai un meno, ma sempre un più, è il mercato delle droghe" (nella foto: Massimo Barra, fondatore della onlus Villa Maraini e don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele)

 

 

 








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