2014-10-24 11:35:00

Cinema. "Il sale della terra" di Wenders, uomo e natura le star


Da oggi nei cinema italiani “Il sale della terra”, un film che Wim Wenders dedica alla fotografia di Sebastião Salgado, girato insieme al figlio di quest’ultimo, Juliano Ribeiro. Un gioco di sguardi incrociati in cui l’umanità e la natura sono assolute protagoniste. Il servizio di Luca Pellegrini:

Volti contraffatti, donne e uomini sotto il peso della fame, della guerra, natura nel suo splendore, spesso però vilipesa e sfregiata: la fotografia di Salgado è un'enciclopedia drammaticamente reale dei tempi, in cui la coscienza della dignità umana non cede mai rispetto alla provocazione delle immagini. E' naturale che un regista sensibile come Wim Wenders abbia perseverato nell'arduo e meraviglioso progetto di raccontare in un film quegli scatti d'autore, in cui si confondono corpi e sontuosi panorami, segmenti di storia e di follia, fino all’ultimo, grande progetto fotografico, “Genesi”, un omaggio che Salgado ha voluto fare alla bellezza del pianeta. Dall’Amazzonia al Kuwait, in cui bruciano i pozzi petroliferi all’indomani dell’invasione iraqena, dall’Etiopia afflitta dalla sete e con popoli in fuga, fino alle Ande, il viaggio fotografico commentato dai due artisti è di struggente suggestione. Abbiamo chiesto a Wenders il perché di questo incontro.

R. – This Brasilian photographer, Sebastião Salgado, I had encountered…
Avevo incontrato questo fotografo brasiliano, Sebastião Salgado, oltre trent’anni fa, e in questi trent’anni, per me, lui è diventato il più grande testimone, il maggiore fotografo del XX secolo. Mi sono reso conto del fatto che io stavo invecchiando e che anche lui stava invecchiando, e che tutti e due ancora stiamo lavorando e che era un gran peccato che non ci conoscessimo di persona...

D. – "Il sale della terra" è un titolo che richiama il Vangelo …

R. – This film is driven by the love this man had for mankind and the …
Questo film nasce dall’amore che quest’uomo aveva per l’umanità e dal suo rispetto per l’umanità, e dal suo immenso desiderio di essere la voce dei tanti diseredati che non avevano voce. Guardando le migliaia di fotografie e ascoltando tutte le storie dietro a ciascuna fotografia, ho cercato di trovare un titolo che in qualche modo esprimesse questo amore per l’umanità e per questa umanità così variegata … E alla fine, mi è venuta questa espressione biblica, “Sale della terra”, perché questo è quello che l’umanità è, quello che tutti noi siamo, perché queste fotografie rappresentano tutti noi.

D. – Lo sguardo sull’umanità di molte delle foto di Salgado è terribilmente doloroso…

R. – In it’s first chapter, I think the film is a very tough mirror of mankind…
Nella prima parte, credo che il film rappresenti uno specchio dell’umanità molto forte, perché mostra che l’umanità ha anche un aspetto molto violento e brutale e che la Storia della Guerra è, in realtà, anche la Storia dell’umanità. Nella seconda parte, il film getta uno sguardo positivo sull’umanità, ci fa vedere quanto possiamo imparare dalla natura e che la distruzione del pianeta, della quale siamo testimoni, è in definitiva reversibile. Quindi, il film ha anche un aspetto molto ottimista.








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