2014-10-28 16:17:00

Stato – mafia: deposizione di Napolitano al Quirinale


Il presidente Napolitano ha testimoniato al Quirinale, davanti alla Corte d’Assise di Palermo, al processo sulla presunta trattativa Stato - mafia. Il capo dello Stato – ha reso noto uno dei legali presenti all’udienza durata circa tre ore - ha risposto a varie domande delle parti, ma in alcuni casi si è avvalso della facoltà di non rispondere. Una versione – questa – subito smentita dal Quirinale. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

Il Quirinale smentisce quanto dichiarato da alcuni legali subito dopo la conclusione dell’udienza. In base a queste dichiarazioni, Napolitano non avrebbe risposto ad alcune domande avvalendosi delle prerogative di riservatezza del Capo dello Stato. Il Colle ha invece reso noto, in un comunicato, che Napolitano “ha risposto alle domande senza opporre limiti di riservatezza connessi alle sue prerogative costituzionali né obiezioni riguardo alla stretta pertinenza ai capitoli di prova ammessi dalla Corte stessa”. “La Presidenza della Repubblica – si legge ancora nel comunicato – auspica che la Cancelleria della Corte assicuri al più presto la trascrizione della registrazione per l’acquisizione agli atti del processo, affinché sia possibile dare tempestivamente notizia agli organi di informazione e all’opinione pubblica”. Lasciando il Quirinale un avvocato del Comune di Palermo, ha dichiarato infine che “Napolitano ha riferito che, all’epoca, non aveva mai saputo di accordi” tra mafia e apparati dello Stato.








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