2014-10-30 12:28:00

Burkina Faso: caos a Ouagadougou


“La protesta è degenerata. A Ouagadougou c’è un caos totale dopo che decine di manifestanti sono entrati nel Parlamento, saccheggiando l’edificio. La situazione è ancora molto confusa ed incerta. E’ stato anche invaso il cortile della Televisione pubblica e in diverse città sono stati attaccati i seggi del partito al potere (Cdp) e di formazioni politiche alleate, tra cui l’Afd/Rda”.

Sono queste le ultime notizie che giungono dalla capitale del Burkina Faso, comunicate all'agenzia Misna da Parfait Silga, giornalista del quotidiano Notre Temps. La giornata odierna è considerata dalle autorità ad “alto rischio” per l’esame previsto in Parlamento, del progetto di legge del governo sulla revisione della Costituzione, in particolare l’articolo 37.

Nei giorni scorsi a Ouagadougou e nelle principali città del Paese si sono tenuti cortei di protesta senza precedenti per bloccare la strada alla candidatura del longevo presidente Blaise Compaoré, al potere dal 1987, alle elezioni del 2015.

“Le autorità hanno annullato l’esame della legge appena cominciato all’Assemblea nazionale. Ora potrebbe essere a rischio l’incolumità di alcuni parlamentari visto che i manifestanti hanno circondato l’albergo dove alloggiano da qualche giorno, nei pressi del Parlamento” prosegue la fonte locale, precisando che “una mia collega ha visto un corpo senza vita nei pressi del Parlamento, quindi ci potrebbero essere morti e feriti”.

Dall’inizio della settimana il dispositivo di sicurezza è stato potenziato al centro di Ouagadougou, con pattuglie di militari e agenti di polizia di giorno come di notte. Nei giorni scorsi sono scese in piazza decine di migliaia di persone che hanno risposto all’appello di partiti di opposizione, organizzazioni della società civile e sindacati, ma finora le proteste sono state per lo più pacifiche. Dalle prime ore del giorno un ingente dispiegamento delle forze di sicurezza bloccava le vie di accesso al parlamento, preso d’assalto dai manifestanti.

Poche ore fa un comunicato diffuso dall’Unione Europea ha invitato tutte le parti a “dare prova di ritegno e responsabilità”, avvertendo che “la revisione della Costituzione pianificata è una minaccia alla stabilità, ad uno sviluppo equo e al progresso democratico”. Anche gli Stati Uniti, nei giorni scorsi, si sono detti “preoccupati per la situazione socio-politica” nella ‘Terra degli Uomini integri’. (R.P.)








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