2014-10-30 20:06:00

Chiusa la spianata delle Moschee, riapre oggi


A Gerusalemme la polizia israeliana riaprirà domani la Spianata delle Moschee, in occasione della preghiera del venerdì dei fedeli islamici. Era stata chiusa dopo l’attentato la notte scorsa contro il rabbino Yehuda Glick, un attivista di estrema destra. La polizia aveva poi ucciso un palestinese sospettato di essere l’aggressore, fatto che ha scatenato incidenti a Gerusalemme Est. Graziano Motta:

Tensione altissima, ripetuti scontri  tra giovani palestinesi e poliziotti israeliani, pericolo di un loro inasprimento ed estensione tanto che l’Unione Europea molto preoccupata per quel che sta accadendo a Gerusalemme nel condannare la violenza ha invocato una immediata de-esclation. Di mezzo c’è l’accesso alla Spianata delle Moschee, che è anche quella dell’antico tempio ebraico, accesso che divide irremediabilmente nusulmani ed ebrei ed è stato la causa dell’attentato compiuto ieri sera a un rabbino di destra, di origini statunitensi, Yehuda Glick che ha guidato gruppi di fedeli ebrei sulla Spianata in occasione delle feste di Sukkot.

Il presunto attentatore, l’attivista palestinese Muatar Hijazi, quando oggi è stato raggiunto da agenti nei pressi di casa sua nel quartiere di Abu Tor, avrebbe opposto resistenza armata ed è stato ucciso. Sarebbe morto dissanguato: da qui le manifestazioni di protesta. Il premier israeliano Netanyahu ha disposto la chiusura della Spianata delle Moschee, definita dal presidente palestinese Abu Mazen “una dichiarazione di guerra al popolo palestiense”. Il  provvedimento  è stato poi revocato per la giornata di preghiere di domani, venerdì, anche se l’accesso è stato limitato ai soli adulti.

L’ agitazione in campo diplomatico non è minore di quella sul terreno:  per la decisione odierna della Svezia di rendere effettivo il riconoscimento dello Stato palestinese, e Israele per protesta ha richiamato l’ambasciatore a Stoccolma; per il dibattito all’ONU sullle nuove costruzioni israliane a Gerusalemme est, e per asserite forti incomprensioni della Casa Bianca, al limite delle ingiurie contro Netenyahu. 








All the contents on this site are copyrighted ©.