2014-11-02 10:07:00

Elezioni di midterm negli Usa: Obama punta sulle donne


Punta sulle donne il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, che ieri ha parlato della condizione femminile negli Usa durante il tradizionale messaggio del sabato alle famiglie, a pochi giorni dalle cosiddette elezioni del midterm, cioè di metà mandato, in programma martedì prossimo. Furono proprio le donne le artefici del suo successo nel 2008 e della sua riconferma nel 2012. La strategia elettorale di Obama mira a scuotere tutta quella parte di elettorato democratico che solitamente non si reca alle urne per questa tornata elettorale, in cui si rinnovano la Camera dei rappresentanti e un terzo del Senato: oltre alle donne, anche alcune minoranze, come quella afroamericana, quella ispanica e la comunità asiatica. “Siamo nel 2014 e ci sono ancora donne che guadagnano meno degli uomini per fare lo stesso lavoro”, ha esordito il presidente spiegando che, nonostante la metà della forza lavoro statunitense sia femminile, è proprio quella delle donne la categoria che meno riesce a beneficiare della ripresa economica. “Abbiamo fatto molta strada rispetto a sei anni fa – ha aggiunto – negli ultimi cinque mesi le nostre imprese hanno creato 10.3 milioni di posti di lavoro e negli ultimi sei mesi la nostra economia è cresciuta al ritmo più veloce dal 2003”. Eppure la maggior parte dei lavoratori a basso salario – un salario minimo che negli ultimi sette anni il Congresso ha rifiutato di elevare a 10 dollari e 10 centesimi e di cui beneficerebbero milioni di donne – è costituita da donne: “La loro paga deve essere equa e devono avere le stesse possibilità di successo nel lavoro – ha proseguito – meritano di potersi mettere in aspettativa per prendersi cura dei nuovi figli o di un genitore malato e le donne incinte dovrebbero essere trattate con dignità e rispetto, mentre oggi ancora possono essere licenziate perché si prendono troppe pause o vengono costrette a prendersi aspettative non retribuite”. Per il voto del 4 novembre, i sondaggi dicono che i repubblicani sono a un passo dallo strappare ai democratici Stati quali l’Arkansas, il Montana, Il South Dakota e la West Virginia, ma rischiano seriamente di perdere la Georgia, il Kansas e il Kentucky. In bilico restano Alaska, Colorado, Iowa, New Hampshire e North Carolina. (R.B.)








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