2014-11-02 14:00:00

Prosegue l'impegno del "Progetto Marco" nei villaggi africani


Malawi, Zambia, Ghana e Repubblica Democratica del Congo sono alcuni Paesi in cui opera Progetto Marco, l’ong che da anni sta realizzando iniziative mirate ad aiutare la popolazione dei villaggi. Sono appena tornati alcuni volontari da una missione in Congo, dove hanno avviato un progetto agricolo. Al microfono di Maria Cristina Montagnaro, il presidente Salvatore Spinosa spiega qual è la situazione in questo momento nel  Paese:

R. – La situazione in questo momento, nella zona in cui noi stiamo operando e dove stiamo portando avanti questo progetto ambizioso, che è il progetto agricolo, è nettamente migliorata: a settembre ci sono stati i primi raccolti, in modo particolare di fagioli e quindi di proteine. Stiamo portando avanti un progetto che coprirà 34 ettari di terreno abbandonato, rendendolo fertile.

D. – Perché avete scelto di portare un aiuto attraverso questo progetto agricolo?

R. – Perché la filosofia della nostra associazione è quella di non tenere conto assolutamente dell’assistenza: noi vogliamo dare totale indipendenza! Vogliamo che quella gente stia bene a casa propria. Abbiamo realizzato 300 pozzi, abbiamo realizzato 18 scuole; adesso stiamo portando avanti vari progetti artigianali e in modo particolare questo progetto agricolo, che sarà un po’ la dimostrazione che tutto questo si può fare, si può dare autonomia alla gente locale. Sarà un progetto che durerà 4-5 anni e ci permetterà di dare veramente autonomia di cibo a 50 mila persone.

D. – La necessità più urgente resta comunque l’acqua: quanti pozzi avete scavato finora?

R. – Ne abbiamo scavati 300: proprio in questo momento, mentre sto parlando, è in arrivo in Zambia del sud un altro nostro gruppo di volontari che andrà a portare avanti un altro progetto, il progetto acqua, in 20 villaggi. Non ci fermiamo un attimo: siamo operativi giorno dopo giorno. Crediamo fermamente che un mondo migliore si possa fare in nome dell’insegnamento di nostro Signore.

D. – Nei villaggi nei quali operate, quali sono le condizioni di vita dei bambini?

R. – Quelle sono abbastanza difficili. Soltanto chi le vede con i propri occhi se ne può rendere conto. Noi cerchiamo attraverso delle immagini di far capire alla gente che con un po’ del nostro superfluo riusciamo a rendere giustizia in questo mondo, che ancora – purtroppo – ha tante persone da difendere. Chiunque voglia avere notizie su di noi, può cliccare sul nostro sito www.progettomarco.it: questo sito è una finestra aperta a tutti per sapere cosa facciamo concretamente e tutte le documentazioni che noi pubblichiamo. La nostra trasparenza ci sta aiutando a fare ancora di più.








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