2014-11-05 18:50:00

Juncker a Renzi: non sono a capo di una banda di burocrati


Reagisco a tutte le critiche ingiustificate, ma non ho problemi con Renzi. Così il presidente della Commissione europea Juncker, torna sulle polemiche di ieri ma invita a non drammatizzare. Il premier italiano da parte sua insiste sulla necessità di una riforma anche dell’Europa. E su quelle italiane oggi nuovo incontro con Berlusconi. Servizio di Giampiero Guadagni:

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Nuova stoccata a Renzi del presidente della Commissione europea: “Cerchiamo di non sabotare la Commissione prima che inizi a lavorare”, dice Juncker che però precisa di apprezzare il premier italiano. Il numero uno di Bruxelles non ci sta a sentir dire che la Commissione è fatta da burocrati. Ma il Governo di Roma insiste nel chiedere che sulla legge di Stabilità ci siano decisioni politiche e non aritmetiche. E la manovra economica è stato uno dei temi affrontati oggi nel pranzo di lavoro a Palazzo Chigi tra Renzi e Berlusconi. Un incontro durato oltre due ore. Tra i temi di discussione anche lo stallo per l’elezione dei componenti della Corte costituzionale. Ma al centro del colloquio la legge elettorale. La nuova ipotesi di riforma prevede: innalzamento della soglia di sbarramento al 5 per cento e premio di maggioranza, alla coalizione o alla lista, ottenuto col 40 per cento dei voti, così da assegnare alla lista vincente 350 seggi. Renzi in mattinata aveva riunito i vertici del Pd: in campo la proposta di eleggere il 70% dei parlamentari con le preferenze ed il 30% con una lista bloccata. Così riferisce il ministro delle Riforme Boschi che oggi in Senato a nome del Governo ha chiesto il voto di fiducia sul decreto Sblocca Italia. Dura la reazione delle opposizioni.








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