2014-11-05 16:10:00

Francesco a Torino. Mons. Nosiglia: "Sta diventando una periferia"


"A Torino la crisi sociale ed economica si è aggravata. Tanti giovani neanche più lo cercano il lavoro, tanto non lo trovano. Molti anziani e disabili non hanno più sussidi". E' la denuncia amara dell'Arcivescovo di Torino, Mons. Cesare Nosiglia, che ha illustrato in Sala Stampa Vaticana il piano organizzativo dei tre eventi che caratterizzeranno il 2015: l'ostensione della Sindone (19 aprile - 24 giugno), le iniziative per il duecentesimo anniversario della nascita di Don Bosco, la visita del Papa il 21 giugno.

"Francesco può dare speranza e incoraggiamento", riprende il presule. "La Chiesa torinese è in rinnovamento ed ha accolto in modo molto forte l’input dell’Evangelii Gaudium, enciclica che abbiamo diffuso il più possibile come oggetto di riflessione e di impegno". 

Le piaghe di Cristo impresse sul telo della sindone ci richiamano al lavoro di cura. "Non è solo dando qualcosa in termini di servizi medico-sociali che si risolvono i problemi. C’è una cura più profonda - precisa Nosiglia - un accompagnamento importantissimo, che nasce dall’accoglienza dell'altro in riferimento a Cristo, l’unico vero medico dei corpi e delle anime". 

Don Enrico Lupano, incaricato per le Celebrazioni del Bicentenario della nascita di Don Bosco: "Questo mondo di giovani ha poca stima di se stesso", afferma il salesiano. "Si dice spesso che i giovani sono inquieti, non vogliono fare niente. Invece stanno rispondendo alla grande. Hanno solo bisogno di altri giovani e di adulti che scommettano su di loro. I giovani non solo come oggetto ma come soggetto educativo che si prendano cura di altri loro coetani, questa in fondo è stata la più grande intuizione di Don Bosco. E oggi l’oratorio sempre più può diventare la grande risorsa della Chiesa per i giovani, dove coniugare tutto, fede, spiritualità, teatro, gioco in un sol posto. L'oratorio come attracco tra il mondo e la Chiesa".








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