2014-11-09 11:37:00

Fondazione Giovanni XXIII lancia ricerca su storia ecumenismo


Ricostruire la storia completa del dialogo ecumenico dalle sue origini fino ai nostri giorni. E’ l’obiettivo del progetto “Storicizzare l’ecumenismo: l’aspirazione cristiana all’unità delle Chiese tra il XIX e il XX secolo”, un ambizioso programma di ricerca internazionale lanciato dalla Fondazione per le Scienze Religiose Giovanni XXIII di Bologna. L’appuntamento è dal 26 al 28 novembre al Monastero di Bose, quando studiosi, storici e teologi da tutto il mondo si incontreranno per presentare i risultati dei loro studi.

L’impostazione della ricerca sarà interdisciplinare. Si analizzerà l’evoluzione dell’atteggiamento delle Chiese cristiane anche in relazione agli eventi politici nelle successive fasi storiche. Al Convegno saranno inoltre discussi gli studi sulle vite degli iniziatori del movimento ecumenico e sulle autorità ed istituzioni ecclesiastiche coinvolte.

Cinque in particolare le sezioni tematiche sulle quali i conferenzieri sono stati invitati a dare i loro contributi. Una riguarda le fonti: gli archivi, documenti e la letteratura esistente sugli organismi, i protagonisti e le varie iniziative di dialogo. La seconda area di interesse per la ricerca sono i Centri in cui sono stati elaborati i contenuti teologici e spirituali del dialogo ecumenico: gruppi, monasteri, scuole, incontri, gruppi di lavoro, riviste.

Un altro obiettivo è di analizzare le esperienze spirituali e i conflitti in cui il cammino verso l’unità ha preso forma. Si vogliono poi approfondire le biografie dei pionieri e artefici del processo ecumenico. Infine, la ricerca si propone di affrontare punti di più ampio respiro: esegesi, patristica, diritto canonico; sinodalità, missiologia, etica, ricerca storica, ritorno alle fonti biblico-patristiche.

Tra i relatori del convegno, il priore della Comunità di Bose Enzo Bianchi, il prof. Alberto Melloni, storico del cristianesimo e del Concilio Vaticano II e direttore Fondazione per le scienze religiose Giovanni XXIII, Maximos Vgenopoulos, grande arcidiacono del Patriarcato di Costantinopoli, Karim Schelkens della Facoltà di Teologia e studi religiosi dell’Università di Lovanio, e il teologo ortodosso Vladimir Shmaliy, dell’Accademia Teologica di Mosca (L.Z.)








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