2014-11-10 11:19:00

Eutanasia, nel nome dell'intolleranza


Con la scelta di morire della giovane Brittany Maynard, affetta da tumore al cervello, si riaffaccia nel dibattito pubblico e con l'aggressività di sempre, il tema dell'eutanasia. Tuttavia (e purtroppo!) ancora scarsa la campagna a favore delle cure palliative.

"Si tratta di una strategia: propagandare l'eutanasia anche screditando le posizioni contrarie al fine di preparare il terreno legislativo. Una manovra" - dichiara Antonio Spagnolo, Direttore dell'Istituto di Bioetica all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma - "che ci deve spingere ad un'informazione innanzitutto corretta e ad interrogarci sul significato della morte, della medicina e dell'accompagnamento delle persone che hanno gravi malattie."

"E' più facile" - aggiunge il professore - "che ad un paziente con prognosi infausta si avvicini un'associazione di quelle che portano i malati in Paesi dove si pratica l'eutanasia, piuttosto che una a sostegno delle cure palliative."

 








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