2014-11-11 10:49:00

Capi delle Chiese di Gerusalemme visitano la Spianata delle Moschee


Una delegazione di patriarchi e Capi delle Chiese di Gerusalemme ha compiuto, ieri una visita presso la Spianata delle Moschee, l’Haram al Sharif. L'area della Città Santa è tornata al centro di tensioni dopo che alcuni gruppi estremisti ebraici hanno inscenato manifestazioni per rivendicare il possesso della zona dell'antico Tempio di Salomone, dove sorgono da molti secoli due dei massimi santuari dell'Islam.

Nella delegazione, come riportano le fonti ufficiali del patriarcato latino di Gerusalemme, erano presenti il patriarca latino Fouad Twal, il vescovo William Shomali (che è vicario patriarcale per Gerusalemme e Palestina del patriarcato latino), l’arcivescovo greco-melchita Joseph-Jules Zerey e padre Ibrahim Faltas. A seguito della visita, la delegazione dei Capi delle Chiese ha diffuso una dichiarazione congiunta, insieme al Consiglio del Waqf islamico di Gerusalemme, la Fondazione pubblica incaricata della gestione dei luoghi sacri musulmani.

Nella dichiarazione - riferisce l'agenzia Fides - si ribadisce la necessità di non modificare unilateralmente lo statu quo, ossia la serie di norme e consuetudini codificate che regolano l'uso e l'accesso ai Luoghi Santi nella Città Vecchia di Gerusalemme. Inoltre viene riaffermato il “diritto dei musulmani alla preghiera e alla libertà di accesso alla moschea di Al-Aqsa” e la sua proprietà esclusiva a vantaggio dei musulmani di tutto il mondo.

Nel testo si ricorda il ruolo di custodia dei Luoghi Santi cristiani e musulmani di Gerusalemme esercitato dalla Monarchia hashemita, e si fa riferimento anche alla modalità specifica – aperta e rispettosa del diritto alla preghiera e alla pratica religiosa - con cui venne applicato a Gerusalemme il Patto di Omar Ibn Al Khattab, il trattato storico che regolava la convivenza tra cristiani e musulmani ai tempi dei primi Califfi Ommayyadi. (R.P.)








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