2014-11-11 08:08:00

Dopo il voto in Catalogna risorge l'indipendentismo europeo


Il risultato plebiscitario con cui la Catalogna si è espressa a favore dell’indipendenza dalla Spagna sta avendo ricadute in molte regioni europee, che da tempo hanno espresso istanze autonomiste. Dei due milioni e 300 mila catalani che hanno partecipato al referendum, non riconosciuto da Madrid, oltre l’80% ha votato ‘si’ alla secessione. Il servizio di Giancarlo La Vella:

Il 'no' scozzese alla secessione da Londra aveva congelato gli entusiasmi indipendentisti in Europa, ma ora la valanga di si con cui la Catalogna si è espressa per una divisione dalla Spagna, sia pure in una consultazione simbolica, ha ravvivato la voglia di indipendenza nel Vecchio Continente. L’elenco delle realtà secessioniste è lunghissimo: Paesi Baschi, Valencia e Galizia, per rimanere in Spagna, ma anche Corsica, Sardegna, Veneto, Lombardia, Sud Tirolo, Fiandre. Questi solo alcune delle regioni che vedono nell’indipendenza l’affermazione delle proprie particolarità etniche e culturali, ma forse anche una via d’uscita alla crisi economica, alla quale i poteri centrali non riescono a dare risposte efficaci. Intanto i rapporti tra Barcellona e Madrid rimangono tesi. Il presidente catalano Mas, ribadendo il diritto all’autodeterminazione, chiede ora un referendum vero, anche se la Costituzione spagnola prevede che sia tutto il popolo a votare. Il premier Rajoy bolla la consultazione come non valida, antidemocratica, inutile: insomma un macigno sul futuro del dialogo tra Catalogna e Madrid.








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