2014-11-11 13:23:00

Messico: la Chiesa condanna corruzione e menzogne


“Viviamo in un Paese molto corrotto, dove alla gente e ai politici non importa di vivere o meno nella verità” ha lamentato il vescovo di Campeche, mons. José Francisco Gonzalez, nella sua omelia di domenica scorsa, durante la Messa celebrata in cattedrale. Il vescovo ha ricordato la tragica scomparsa degli studenti di Ayotzinapa (Guerrero) con queste parole: “Quello che è successo ad Iguala non è un caso isolato”.

Quindi ha chiesto a tutti di non coprire o proteggere nessuno, ma al contrario, denunciare e far notare i politici irresponsabili, in quanto occorre mostrare la corruzione e le menzogne in cui vivono perché si sono allontanati da Dio e dalla verità. Infine ha ricordato che "Gesù ha purificato il Tempio, che era diventato un covo di ladri e di corrotti, e questo è ciò che manca nel nostro Paese".

L'agenzia Fides continuano a pubblicare le reazioni di missionari e comunità cattoliche in tutto il Messico alla terribile vicenda dei 43 studenti di Ayotzinapa . A Veracruz Mons. Eduardo Patiño Leal, vescovo di Córdoba, domenica scorsa ha esortato: "Dobbiamo unirci tutti in Messico, e dire basta a queste bande”. Il Paese soffre un grande dolore ed è molto provato dinanzi alla crudeltà con cui la criminalità organizzata opera, in collusione con alcuni membri della polizia municipale, come per la presunta esecuzione dei 43 studenti di Ayotzinapa. Secondo le fonti di Fides, il vescovo ha sottolineato che la società messicana è danneggiata da tali crimini che per lo più rimangono irrisolti.

Mentre nel Paese continuano innumerevoli manifestazioni contro le autorità corrotte, ad Iguala, una trentina di famiglie si sono unite ai fedeli cattolici e ad altri organismi laici per continuare a cercare nella zona i resti delle persone scomparse. Il "Frente Igualteco por la Dignidad y la Paz Social" ha chiesto a tutte le famiglie di rompere il silenzio e abbandonare la paura in cui sono vissute sotto l'amministrazione del sindaco Abarca Velázquez, arrestato in quanto si presume legato alla banda criminale Guerreros Unidos, per trovare le fosse comuni e dare cristiana sepoltura ai resti di tanti familiari scomparsi. (R.P.)








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