2014-11-13 14:31:00

Assemblea Cei, card. Bagnasco: Italia, nuovo patto sociale


Per superare le crisi, sociale ed economica, che attraversano l'Italia serve un nuovo tessuto connettivo per un nuovo patto sociale. È quanto in sostanza ha detto il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, chiudendo l'Assemblea generale che si è aperta lunedì ad Assisi. I vescovi italiani hanno parlato soprattutto della formazione di sacerdoti e ribadito che i clero del Paese ha una storia di piena condivisione con la gente. Il servizio di Alessandro Guarasci:

 

L'approccio alle crisi aziendali non può essere solo finanziario, e serve che nelle tante vertenze che percorrono l'Italia, ultima la Ast di Terni, intervengano anche capitali italiani, perché bisogna lasciare in casa i gioielli. Un tema su cui il cardinale Angelo Bagnasco ha messo l'accento questa mattina, ma già affrontato nella prolusione di lunedì, come la necessità di ritrovare oggi quel tessuto connettivo che fece risorgere l'Italia nel Dopoguerra. Ma sentiamo il presidente della Cei:

“Esiste questo tessuto connettivo? Oppure, come appunto detto nella Prolusione, viviamo una situazione per certi aspetti meno felice, perché addirittura bisogna ricostruire i fondamentali del vivere insieme, che chiamo ‘alfabeto umano’? E poi, ho cercato di essere ancora più concreto, se possibile, nella mia considerazione, che è un appello, voi lo comprendete? Prima che un giudizio, è un appello, è una preoccupazione quando ho detto: ‘Ma sappiamo perché vogliamo e dobbiamo stare insieme? Perché dobbiamo lavorare insieme? Il motivo, lo scopo ci è ancora chiaro?”.

Forte preoccupazione, poi, per le tensioni di questi giorni nella parte est di Roma tra popolazione e immigrati. Il cardinale ha fatto notare che "serve avere un cuore accogliente verso le tante persone che in situazioni di tante difficoltà nei loro Paesi, per la persecuzione o la guerra o la violenza, cercano lidi e un futuro migliore". Ma tema nodale per la Chiesa è anche la formazione e i compiti dei presbiteri, aspetto che è stato al centro di questa assemblea. I vescovi riuniti ad Assisi hanno auspicato "una ridefinizione dei compiti del presbitero e delle priorità da affidare al suo ministero, nonché l'importanza di forme che lo aiutino a sentirsi meno oberato dal peso della gestione amministrativa". Il lavoro ora continuerà nelle conferenze episcopali locali, per poi fare il punto nel l'Assemblea di maggio 2016. Nel frattempo i vescovi hanno mandato una lettera a tutti i sacerdoti per testimoniare la loro vicinanza.

 

Nel corso della loro Assemblea straordinaria, i presuli hanno deciso, tra l'altro, di stanziare 2.300.000 euro per finanziare la costruzione di un’ Università cattolica nel Kurdistan iracheno. «Questo finanziamento — ha detto il vescovo segretario generale, mons. Nunzio Galantino — si aggiunge al milione di euro già inviato alle diocesi caldee che hanno accolto i profughi». Ad Assisi i vescovi hanno anche eletto vicepresidente della Conferenza episcopale per il Centro Italia mons. Mario Meini, vescovo di Fiesole, e presidente di Caritas Italiana l’arcivescovo di Trento, Luigi Bressan.

 








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