2014-11-14 08:07:00

Nuovo audio di al Baghdadi: sfida l’occidente e chiama raccolta i Jihadisti


Il califfo del sedicente Stato islamico al Baghdadi è tornato a farsi sentire, sfidando nuovamente l’occidente, dopo circa una settimana dalla diffusione delle voci del suo decesso a seguito di un raid della coalizione. L’Is mostra quindi di reggere le posizioni sul terreno anche presentando una sua valuta monetaria, mentre il presidente Usa Obama insiste per rivedere la strategia sulla Siria. Il servizio di Marco Guerra:

Rilancia la chiamata alle armi per i credenti, annuncia l'estensione del califfato verso altri Paesi e sostiene che, "i crociati saranno sconfitti". In un file audio di 17 minuti, diffuso dai sui miliziani, Abu Bakr al Baghdadi, califfo dell’autoproclamato Stato Islamico, torna a farsi sentire, dopo che diverse fonti sul terreno lo avevano dato per morto, una settimana fa, in un raid aereo della coalizione nei pressi di Mosul.  Il leader dell’Is cita opportunamente avvenimenti  verificatisi dopo che si erano diffuse le voci sulla sua morte. Il califfo sostiene quindi che la campagna  militare della coalizione a guida Usa "sta fallendo" e che il califfato si è esteso ad Arabia Saudita, Yemen, Egitto, Libia e Algeria, grazie alla fedeltà giuratagli da cellule islamiste presenti in questi Paesi. L'intervento del 'califfo' è stato preceduto dall'annuncio dell’Is circa il conio di una moneta del califfato in sette tagli.

E mentre continuano i combattimenti a Kobane e i raid della coalizione, Obama ha chiesto al suo team per la sicurezza nazionale di rivedere la strategia Usa in Siria, dopo aver realizzato che l'Isis non può essere sconfitto senza una transizione politica a Damasco. Anche sul fronte iracheno si registra una certa impasse: il generale Martin Dempsey, capo di stato maggiore interforze, ha affermato che “abbiamo bisogno di 80 mila soldati iracheni competenti per ricatturare il territorio perso”. E il contrasto ai jihadisti continua anche sul fronte europeo. La polizia bosniaca ha arrestato 11 persone sospettate di aver finanziato attività terroristiche e di aver reclutato miliziani. Il governo britannico invece autorizzerà la confisca dei passaporti delle persone sospette di terrorismo e impedirà il ritorno di combattenti jihadisti in Gran Bretagna.

 

 

 

 

 

 

 








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