2014-11-17 15:41:00

Sport e Chiesa: la Guardia Svizzera nazionale dello Stato della Città del Vaticano


Fumogeni in campo a San Siro durante Italia-Croazia. Ma come sono entrati nello stadio italiano? "Petardi delle dimensioni di due o tre centimetri possono essere agevolmente occultati. In molti casi, spiega il questore di Milano, Luigi Savina, il controllo viene approfondito, sempre nel rispetto della dignità della persona, tanto che una cinquantina li abbiamo sequestrati mentre altri evidentemente sono passati". Ma la partita non era "iniziata" bene fin dalle prime ore del pomeriggio, con le biglietterie chiuse alle 17.00, oltre 3 ore prima dell'inizio della gara internazionale, forse per motivi di ordine pubblico. Si sono formate code ai botteghini dello stadio, lasciando centinaia di tifosi senza alcuna possibilità di acquistare i biglietti. Con i bagarini che proponevano fino a 180 euro per un biglietto. Un brutta serata quella di San Siro tra Italia e Croazia sia per la prestazione mediocre della nostra nazionale, sia per l’organizzazione complessiva della serata che ha permesso a dei facinorosi di trasformare lo stadio di San Siro in un campo di battaglia. Alla base dell'atteggiamento di una parte del tifo croato, forse alcuni striscioni che ricordavano il passaggio di due città croate alla Bosnia-Erzegovina, al termine del conflitto della ex Jugoslavia. 

Per il Campionato di calcio amatoriale dello Stato della Città del Vaticano, oggi conosciamo la squadra della Guardia Svizzera Pontificia. Ne parliamo con Frowin Bachman, capitano della Guardia Svizzera, responsabile delle attività sportiva dei "soldati" del Papa. "La squadra di calcio della Guardia Svizzera Pontificia, afferma, potrebbe essere la vera nazionale dello Stato perchè i giocatori sono tutti cittadini vaticani e quindi in grado di rappresentare ufficialmente la Città del Vaticano". 

Intanto, l'Agenzia di stampa Italpress, in collaborazione con il Pontificio Consiglio della Cultura, lancia il nuovo notiziario "Sport e Chiesa". Questa iniziativa, presentata in Vaticano, rientra in una dimensione sociale di trasmissione di valori positivi, di progetti di integrazione, che anche i media hanno il dovere di trasmettere attraverso i loro canali. Pensiamo alla lealta', alla perseveranza, all'amicizia, alla condivisione, alla solidarieta'. Di fatto, sono molti i valori e gli atteggiamenti promossi dal calcio che si rivelano importanti non solo in campo, ma in tutti gli ambiti dell'esistenza, e in concreto nella costruzione della pace. In quest'ottica, il nuovo notiziario "Sport e Chiesa", visibile sull'apposita sezione del sito www.italpress.com/sport-e-chiesa, offrira' contenuti ed esempi dello sport ai quali potersi ispirare o ai quali potersi affiancare per contribuire a costruire in generale una societa' piu' a misura d'uomo.

 








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