2014-11-18 14:21:00

Un monastero unisce turco-ciprioti e greco-ciprioti


Turco ciprioti musulmani e greco ciprioti ortodossi, divisi dal 1974 dall'ultimo Muro in Europa, lavorano insieme per il restauro del Monastero dedicato a Sant'Andrea apostolo, a nord-est dell'isola di Cipro. In questi giorni sono stati inaugurati i lavori, condotti da archeologi ed esperti delle due comunità, a testimonianza di una fase nuova di cooperazione, tra la Repubblica di Cipro membro dell'Ue e la parte settentrionale riconosciuta solo dalla Turchia. Il Monastero rientra in un progetto, sovvenzionato dall'Ue, che riguarda altri luoghi di culto e monumenti, come spiega, nell'intervista della nostra inviata a Cipro Fausta Speranza, uno dei due presidenti del Comitato Tecnico per il patrimonio culturale, il turco cipriota Ali Tunkay

R. – The two sides...

Le due parti, quella turca e quella greca, stanno contribuendo al restauro di questo monastero. Pensiamo, infatti, che non sia solo un’eredità culturale greco-cipriota, ma cipriota e turco-cipriota. Ora c’è una nuova mentalità e, quindi, entrambe le parti stanno dando due milioni e mezzo di euro ciascuna per il restauro. Si tratta di una joint-venture, in cui le due parti lavorano insieme al restauro. Al momento stiamo nella prima fase: i lavori sono concentrati nella chiesa principale. La fine è prevista nell’aprile 2016. Comunque, prima che venga conclusa questa prima fase, cominceremo anche la seconda per il resto della struttura. Spero che in pochi anni riusciremo a concludere il restauro di tutto il monastero, che – ripeto – non è solo un’eredità dei greco-ciprioti, ma anche dei turco-ciprioti.








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