2014-11-19 15:38:00

Consiglio Onu deferisce la Nord Corea alla Cpi


Torture, aborti forzati, violazioni della libertà di espressione, di movimento, di vita. Queste alcune delle condizioni estreme a cui sono sottoposte le persone nei campi di prigionia di Pyongyang, secondo un rapporto Onu. Ecco perché il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha votato per deferire la Nord Corea alla Corte Penale Internazionale per gli abusi sui diritti umani e per comminare sanzioni ai responsabili di crimini contro l'umanità. Per approfondire la situazione nella Corea del Nord, Corinna Spirito ha intervistato Maurizio Simoncelli di Archivio Disarmo:

R. – Questo documento è stata la base con la quale la terza Commissione ha potuto poi approvare addirittura una mozione indirizzata al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, in merito alle violazioni dei diritti umani, che il governo della Corea del Nord ha effettuato nel corso di questi anni.

D. – Ecco, questa mozione è stata approvata con 111 voti a favore, 19 contrari, 55 astenuti. In passato su sanzioni nei confronti della Corea c’era stata l’unanimità. Cos’è cambiato sul piano internazionale?

R. – Sul piano internazionale, dunque, noi ci troviamo con Paesi come la Russia e la Cina, che all’interno della Commissione - ricordiamo che sono anche membri  permanenti del Consiglio di Sicurezza - non hanno approvato questa mozione, definendola manipolata politicamente. Pertanto, tutto questo va anche rivisto all’interno del nuovo quadro internazionale, così come si sta delineando. Non dimentichiamo che tra Stati Uniti e Russia, in particolare, è in corso una nuova guerra fredda, in cui sono coinvolte anche l’Unione Europea e la Nato, in misura differente. Certamente, però, non dimentichiamo la vicenda dell’Ucraina, che è il simbolo di una situazione che si era deteriorata già da tempo e, all’interno di questo quadro, la nuova alleanza che sta emergendo tra Russia e Cina, che quindi fa ridisegnare tutti gli equilibri nello scacchiere internazionale  e, pertanto, a seguire tutti i Paesi che sono politicamente vicini a queste due super potenze. Questo è il nuovo quadro in cui si iscrive questa situazione, che ha visto l’approvazione di una mozione del genere.

D. – A causa della sua politica nazionale e internazionale la Corea del Nord vive già sotto il peso delle sanzioni ed è uno Stato molto povero. Si va ad aggravare questa situazione?

R. – Teniamo presente che questa mozione approvata è indirizzata al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che sarebbe l’organo deputato ad approvarla. Ma tenendo presente che già la Russia e la Cina hanno votato contro, è ovvio e conseguente che all’interno del Consiglio di Sicurezza, in cui addirittura le due superpotenze hanno un potere di veto, che tale mozione non si tradurrà in un atto concreto. In realtà, quindi, rimane solamente come un segnale politico e non altro. Certamente, le sanzioni che sono in vigore e che isolano economicamente, tecnologicamente e quant’altro la Corea del Nord rimangono in vigore e quindi sicuramente la situazione nella Corea del Nord non tenderà a migliorare nel momento in cui non ci sarà uno schiarimento nei rapporti internazionali.

D. – Ciclicamente la Corea del Nord minaccia la Corea del Sud e più in generale gli equilibri internazionali. Quali rischi si corrono nell’area?

R. – I rischi ci sono, perché periodicamente ci sono incidenti anche con feriti e morti. Probabilità elevate di un conflitto internazionale ad oggi non sono reputate statisticamente probabili. Non credo che la Corea del Nord voglia attivare un vero e proprio conflitto. Certamente, però, una situazione di tensione prima o poi potrebbe anche generare una escalation, soprattutto nel momento in cui i rapporti tra le super potenze degenerassero, cosa che noi ci auguriamo non avvenga.








All the contents on this site are copyrighted ©.