2014-11-20 13:11:00

Centrafrica: premiati i leader religiosi per opera di pace


“È un premio dato a persone che nel mezzo delle violenze sono riuscite ad apportare un altro messaggio, quello dell’amore, della tolleranza, della coesione sociale, del vivere insieme” ha detto al ritorno nella Repubblica Centrafricana, mons. Dieudonné Nzapalainga, arcivescovo di Bangui, commentando il premio per la pace accordato dall’Ong statunitense Search For Common Ground ai leader della “piattaforma dei religiosi per la pace”: mons. Dieudonné Nzapalainga, Oumar Kobine Layama, rispettivamente arcivescovo e Imam di Bangui, e il Pastore Nicolas Grékoyamé-Gbangou, presidente delle Chiese Evangeliche.

I tre leader religiosi, che hanno ritirato il premio lo scorso 13 novembre, facevano parte di cinque gruppi selezionati dall’Ong statunitense per il loro impegno per la promozione della pacifica coesistenza tra cristiani e musulmani. I tre leader religiosi hanno lavorato incessantemente per impedire che la guerra civile centrafricana tra gruppi identificati, a volte arbitrariamente, come “musulmani (l’ex guerriglia Selaka) e “cristiani (le milizie “anti-balaka”), creasse una spaccatura profonda nella società locale, lungo linee religiose.

Secondo mons. Nzapalainga, coloro che hanno concesso il premio hanno voluto indicare una strada anche ad altre persone che operano in contesti di lotte e divisioni religiose e di altro tipo: “diverse persone osservano il lavoro che facciamo. Vedono che è al di sopra della passione e dei sentimenti. Hanno pensato che facciamo un lavoro razionale che può essere riprodotto ovunque da coloro che sono animati dal desiderio di costruire la coesione sociale e al quale possono ispirarsi”. (R.P.)








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