2014-11-20 12:49:00

Pakistan: governatore del Punjab incontra i leader religiosi


Dopo la tragedia di Kasur – dove due coniugi cristiani sono stati arsi vivi per presunta blasfemia – il governatore del Punjab, Muhammad Sarwar, ha incontrato un’ampia delegazione di leader religiosi cristiani e musulmani. Come riferisce l'agenzia Fides, tra i presenti vi erano il vescovo anglicano Samuel Robert Azriah, il vescovo Romal Shaw, padre James Channan, responsabile del “Peace Center” a Lahore, Hafiz Tahir Mehmood Ashrafi, presidente del “Consiglio degli ulama del Pakistan”, e altri noti capi musulmani.

Nell’incontro, i leader religiosi hanno chiesto quali strategie e quali strade il governo pakistano intende adottare di fronte al reato di Kasur, per garantire giustizia e prevenire altri episodi di violenza sulle minoranze. Sarwar ha espresso il suo profondo shock, dicendo di aver pensato perfino alle dimissioni “poiché non sono riuscito a proteggere i cristiani”.

“Se un governo non riesce a proteggere i suoi cittadini, non ha il diritto e non merita di governare. La sensazione di insicurezza nel Paese è molto dolorosa”, ha detto Sarwar. Il governo del Punjab ha promesso il massimo impegno per condurre i colpevoli davanti alla giustizia e porre fine all’impunità. “L’impunità per gli attacchi ai cristiani avvenuti a Shanti Nagar, a Gojra e alla Joseph colony di Lahore è una questione di grave preoccupazione per me”, ha aggiunto il governatore.

Commentando l'uso improprio della legge sulla blasfemia, Sarwar ha rimarcato: “Se una persona accusa falsamente l'altro di blasfemia, deve essere punito”. Ha poi confermato il suo apprezzamento “per il ruolo dei cristiani, che hanno sempre lavorato per la pace e l'armonia del Paese”.

Anche Hafiz Tahir Mehmood Ashrafi, presidente del “Consiglio degli ulama del Pakistan” si è detto amareggiato, notando: “Se i colpevoli degli attacchi passati fossero stati puniti, forse l’omicidio di Kasur non sarebbe avvenuto”. “I cristiani sono nostri concittadini – ha aggiunto – e piangiamo con loro”, ricordando che oltre cento ulama si sono recati sul luogo del delitto, nel distretto di Kasur, portando condoglianze e solidarietà. “Siamo con voi e alzeremo con voi la voce per la giustizia”, ha concluso rivolgendosi ai leader cristiani presenti. Il Vescovo Azariah e gli altri cristiani presenti hanno ringraziato gli ulama e tutti i musulmani che “sono accanto ai cristiani in questo momento difficile”.

Ieri, un raduno pubblico di leader religiosi cristiani e musulmani, di rappresentanti della società civile e attivisti si è tenuto nella cittadina di Kot Radha Krishan, nel distretto di Kasur, nell’area dove Shahzad e Shama Masih sono stati linciati. (R.P.)








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