2014-11-21 18:26:00

Meno finanza, più bene comune e democrazia per battere la crisi


Il denaro non basta per battere la crisi. Servono iniziative contro l'omologazione e persone creative che vogliono mettersi in gioco amando la vita. In un video messaggio inviato al Festival della Dottrina Sociale della Chiesa a Verona, il Papa invita a "liberare il bene e goderne i frutti", "agevolando i talenti". "I soldi da soli non creano sviluppo". "Le persone e i popoli - ha detto Francesco intervenendo alla Conferenza internazionale sulla nutrizione promossa dalla FAO a Roma nei giorni scorsi, esigono che si metta in pratica la giustizia. Non solo la giustizia legale, ma anche quella contributiva e quella distributiva". 

La globalizzazione valorizza l'aspetto finanziario rispetto alla gestione democratica del bene comune. "Ormai, commenta Roberta Cafarotti, direttore scientifico di Earth Day Italia, i problemi sono collegati, ed una delle malattie che ammala il sistema è proprio il fatto che le persone sono al servizio dell'economia, mentre si deve rimettere al centro l'uomo e l'economia al servizio delle persone". "Oggi, ad esempio, sono sul mercato il grano, i cereali, come beni equiparati a materie prime, tipo l'acciaio". "Questo, spiega Cafarotti, spiega la volatilità dei beni agricoli in borsa, legato all'accaparramento di terre da parte di grandi fondi finanziari internazionali oggi più forti degli Stati. Questi fondi, investono nell'economia reale, comprando terreni e prodotti agricoli. Lo fanno spesso in Paesi in via di sviluppo dove vasti terreni agricoli vengono acquistati, tolti alla produzione locale e trasformati in monoculture industriali intensive che tolgono cibo e cultura alle popolazioni di quei Paesi". 








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