2014-11-22 12:38:00

Si è spento il card. Fiorenzo Angelini: la preghiera del Papa


Si è spento nella notte a Roma il cardinale Fiorenzo Angelini, prefetto emerito del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari. Aveva 98 anni. Papa Francesco ha pregato per lui, stamani, durante l’incontro con il mondo dell’autismo. Lunedì prossimo, alle 15.00, il cardinale Angelo Sodano, decano del Collegio Cardinalizio, presiederà i funerali nella Basilica Vaticana. Al termine delle esequie, il Papa presiederà il rito dell’Ultima Commendatio e della Valedictio. 

Nato nel cuore della vecchia Roma, a Campo Marzio, il primo agosto del 1916, Fiorenzo Angelini diventa sacerdote il 3 febbraio del 1940. Erano i tempi duri della guerra. Il giovane prete è inviato ad aiutare il parroco di San Michele Arcangelo, una parrocchia dell'estrema periferia di Roma, a Pietralata: qui c'era bisogno di tutto e nessuno era in grado di fornire il minimo di assistenza. Angelini si rimbocca le maniche per dedicarsi alla gente sofferente. Fonda il Segretariato di Assistenza al popolo, un'organizzazione che riesce ad assistere migliaia persone. Apre poi in Via Pannonia una mensa per i più poveri. Lui stesso si occupa di spaccare la legna necessaria a far funzionare le cucine.

Nel 1945 viene chiamato a ricoprire l'incarico di assistente ecclesiastico nazionale degli uomini di Azione Cattolica. Si fa promotore, in questa sua nuova missione pastorale, di numerose e diverse iniziative di carattere culturale, sociale e ricreativo. Tra l'altro in questo periodo organizza la prima Fiera della stampa cattolica. Nel 1947, con il prof. Gedda organizza il grande incontro dell’Azione Cattolica con Pio XII: duecentocinquantamila le persone presenti in Piazza San Pietro. Si impegna anche nell'insegnamento della religione nelle scuole statali e per sette anni (dal 1947 al 1954) è maestro delle Cerimonie Pontificie.

Nel 1956 è consacrato vescovo e viene chiamato ad occuparsi dell'Assistenza spirituale nelle cliniche e negli ospedali di Roma. Da questo momento inizia il suo instancabile impegno nel mondo della sanità. Dal gennaio 1977 al febbraio 1985 è stato anche vescovo ausiliare per la diocesi di Roma.

L'11 febbraio 1985 viene nominato da Giovanni Paolo II pro-presidente della Pontificia Commissione per la Pastorale degli Operatori Sanitari e nominato arcivescovo. Nel 1988 diventa presidente della medesima Commissione, denominata poi Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari.

Rendere più umano il volto della sofferenza è stato lo scopo principale di un'attività che, esplorando il mondo scientifico ai più alti livelli, ha tentato di porre l'uomo che soffre al centro della sanità. I medici sono il suo primo "obiettivo". Fonda nel 1959 l'Associazione dei Medici Cattolici Italiani divenendone assistente ecclesiastico nazionale.

Successivamente dà un nuovo impulso alla pastorale dei cappellani ospedalieri. Al Concilio Vaticano II propone l'attuale liturgia del Sacramento dell'Unzione per gli Infermi. Quindi si rivolge al mondo scientifico per sollecitarne un maggiore impegno nella ricerca di tutti i rimedi possibili per lenire la sofferenza ma soprattutto per riaffermare la centralità dell'uomo. Su questi grandi valori desidera che si incontrino scienziati di tutte le parti del mondo offrendo loro la possibilità di superare steccati e barriere in nome dell'umanità. Rientrano in questo ideale sia la realizzazione di corsi internazionali di Medicina e Morale, sia l'organizzazione di grandi Conferenze Internazionali che annualmente, dal 1986, hanno affrontato tematiche fondamentali per la vicenda umana.

Autore di oltre quattrocento pubblicazioni su argomenti di etica medica, di assistenza socio-sanitaria e religiosa tra le corsie degli ospedali, fonda innumerevoli opere sanitarie nei Paesi più poveri.

Giovanni Paolo II lo crea cardinale nel Concistoro del 28 giugno 1991, del Titolo di S. Spirito in Sassia, Diaconia elevata pro hac vice a Titolo Presbiterale.








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