2014-11-23 11:40:00

“Next”: i consumatori creino un’economia più giusta


Creare un'economia più giusta e favorire la sostenibilità delle imprese. E’ quello che possono fare i consumatori, esercitando il proprio voto su prodotti e servizi realizzati in modo socialmente compatibile. Ne è convinta "Next", associazione di promozione sociale attiva per una economia più attenta all'uomo e all'ambiente. Uno dei fondatori è Leonardo Becchetti, professore di economia politica all’università di Tor Vergata, che ha da poco pubblicato un libro su questo. Al microfono di Maria Cristina Montagnaro, Becchetti spiega quali possono essere gli strumenti adatti.

R. – Noi pensiamo che il voto col portafoglio in questo momento sia decisivo. L’economia, la qualità del mondo in cui viviamo, dipendono da noi, dalle nostre scelte di consumo e di risparmio. Ogni volta che compriamo un prodotto possiamo premiare con questo gesto l’impresa che è all’avanguardia nel creare valore economico, in maniera socialmente e dal punto di vista ambientale sostenibile.

D. – E’ la tesi che lei presenta nel suo libro. Ma qual è il livello di partecipazione necessaria per influenzare i consumi?

R. – Noi con un’altra iniziativa che si chiama ”Next”, una rete che abbiamo costruito assieme a 30 organizzazioni del Paese e associazioni di imprenditori, consumatori, sindacati, ci siamo posti proprio l’obiettivo di far crescere la partecipazione civica. La ricchezza di un Paese è data dalla trama di relazioni e di senso civico del Paese, quello che da noi si chiama “capitale sociale”. E per stimolare questo capitale sociale noi abbiamo costruito un sito web, dove le imprese responsabili si raccontano, raccontano i loro progetti, e i cittadini le valutano. In più abbiamo lanciato, proprio un mese fa, quello che si chiama l’oscar della sostenibilità.

D. – In che cosa consiste?

R. – Un concorso per tutti i giovani delle scuole, delle università, volto a premiare coloro che faranno il miglior racconto di un’azienda responsabile della loro area. L’obiettivo è proprio quello di avvicinare cittadini responsabili e imprese responsabili e promuovere la crescita del capitale sociale. Noi mettiamo in palio tre premi, in un concorso che durerà un anno, nella provincia di Milano e adesso anche nella provincia di Napoli. Il primo premio è per il miglior video di ragazzi, che racconta un’impresa responsabile, modello del proprio territorio; il secondo premio è per un progetto di ricerca innovativo, volto a creare valore economico sostenibile nel proprio territorio, quindi premia l’idea progetto; e il terzo è per l’organizzazione di un mob, cioè di una azione collettiva su territorio - pensiamo agli slot-mob sull’azzardo – quindi la migliore sceneggiatura e la migliore realizzazione di questa azione, dove i giovani votano col portafoglio e premiano una realtà sostenibile del loro Paese.

D. – In questo modo si può far ripartire la crescita?

R. – Quello che ci proponiamo non è solo di guardare alla crescita, senza guardare al resto, oggi abbiamo bisogno di vedere tutti i lati del problema. Dobbiamo creare valore economico - ci serve per combattere la disoccupazione e pagare il debito - ma dobbiamo farlo anche in maniera, che sia dal punto di vista ambientale sostenibile, altrimenti diventiamo come la Cina, dove l’aria ormai è irrespirabile e ci sono decine di migliaia di morti per tumore all’anno; dobbiamo farlo anche in modo socialmente sostenibile. Dobbiamo guardare alla qualità della vita e al bene comune. Ecco, perché ci sia una ripartenza, che sia organica e su tutti questi fronti, il voto col portafoglio è fondamentale.








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