2014-11-24 11:49:00

Kenya: dopo la strage più controlli davanti le chiese


La polizia ha intensificato le misure di sicurezza nella Contea di Mandera (nel nord del Kenya al confine con la Somalia) dove il 22 novembre, 28 persone sono state uccise a sangue freddo da miliziani somali Shabaab, che hanno selezionato le loro vittime in base all’appartenenza religiosa, uccidendo coloro che non erano in grado di recitare un versetto del Corano.

Le intensificate misure di sicurezza - riferisce l'agenzia Fides - riguardano anche le chiese cristiane dell’area, dove tra i fedeli si sono diffusi timori a recarsi alle funzioni religiose di ieri. Di fronte a ciascun edifico di culto cristiano, gli agenti di guardia sono stati portati a tre dai due che da tempo garantiscono la sicurezza.

La barbara uccisione di persone innocenti sta avendo anche un impatto sociale, perché tra queste ben 7 erano insegnanti, inoltre vi erano medici e poliziotti. Tutte persone quindi con professionalità preziose, la cui mancanza verrà avvertita nella città di Mandera dove operavano.

In risposta all’assalto al bus, le autorità keniane hanno affermato di aver condotto una serie di operazioni militari contro gli Shabaab in Somalia, nel corso delle quali 100 miliziani sarebbero stati uccisi, un’affermazione respinta da un portavoce degli estremisti somali. (R.P.)








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