2014-11-25 14:41:00

Infrastrutture e formazione nei nuovi accordi tra Italia e Egitto


Secondo giorno di visita a Roma per il presidente egiziano, Abdal Fattah Al-Sisi, la prima in Europa dal suo insediamento, lo scorso giugno. Dopo aver incontrato ieri Papa Francesco e il presidente del Consiglio italiano, Matteo Renzi, oggi è stato il giorno degli imprenditori del “Business Council italo-egiziano”, riuniti per firmare nuovi accordi di cooperazione economica fra i due Paesi. Il servizio di Michele Raviart:

L’Italia è il terzo partner commerciale dell’Egitto, il primo europeo. Gli scambi tra i due Paesi quest’anno sono tornati ai livelli record precedenti alla “primavera araba” e l’obiettivo è quello di raggiungere i 6 miliardi di euro nel 2016. Sono già circa 900 i progetti di investimento italiani in Egitto, che dovrebbero aumentare sia grazie ai memorandum firmati oggi, sia grazie alle nuove regole a favore degli investimenti stranieri promosse dal governo egiziano. Gli accordi rilanciano l’impegno delle aziende italiane nei settori delle energie rinnovabili – con un parco eolico sul Mar Rosso – delle infrastrutture, previsto un ampliamento del canale di Suez, e dei trasporti, con una linea ferroviaria ad alta velocità tra Alessandria, Il Cairo e Assuan. Importanti anche gli investimenti ne tessile, in particolare nel cotone e nel pellame. Carlo Calenda, viceministro italiano dello Sviluppo economico:

“L’Egitto ha un problema chiave: non può tenere la stabilità politica se non ha uno sviluppo che ha tassi di crescita molto superiori a quelli che sta facendo adesso, perché ha una popolazione molto giovane, una demografia in crescita e ha bisogno di industria manifatturiera. L’Italia ha un perfetto 'matching' per fare industria manifatturiera in Egitto”.

La collaborazione Italia-Egitto si concentrerà anche sulla formazione. In particolare 32 scuole tecniche professionali i riceveranno macchinari italiani per l’apprendistato dei giovani lavoratori egiziani. Tra queste, l’Istituto Salesiano Don Bosco del Cairo, fondato all’inizio del Novecento e specializzato nella creazione di meccanici ed elettricisti. Mounir Fakkhry Abdel Nour, ministro egiziano dell’Industria e del commercio:

R. – We have required technical support for training and increasing the skills of Egyptian workers…

Abbiamo chiesto all’Italia supporto tecnico per formare i lavoratori egiziani e aumentare le loro conoscenze professionali. Dovete sapere che la migliore scuola di formazione tecnica in Egitto è la Scuola di Don Bosco: è un’istituzione fantastica. Oggigiorno, un diplomato che esce da questa scuola è assunto immediatamente: non appena si diploma, già trova lavoro. E’ necessario ripetere esperienze come questa".

Previsto un nuovo incontro del Business Council a fine febbraio, durante la missione del governo italiano in Egitto.








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